mercoledì 6 luglio 2011

Babalot: Bruciare (le patate al forno)

In un Paese come il nostro, di cantautori che sappiano raccontare la realtà con sarcasmo e con disincanto ce n'è sempre un gran bisogno. L'assenza dalle scene di Sebastiano Pupillo - in arte Babalot - si è fatta sentire forte.


Dopo Un segno di vita (2005), infatti, una serie di vicissitudini (di cui ci ha parlato, tra le altre cose, nel corso della 29esima puntata - podcast a questo link) avevano costretto Sebastiano e la sua band a staccare i jack per un po'. Soltanto quest'anno abbiamo potuto festeggiarne il ritorno, con un disco davvero bello, "Non sei più", rilasciato in download gratuito (si scarica a questo link).

Non vogliamo annoiarvi con una recensione, anche perché c'è chi ne ha scritte già di bellissime su questo lavoro, parte del quale ci siamo potuti godere il 3 luglio scorso, al Soluzioni Semplici Festival. Piuttosto, ci piace rilanciare l'invettiva con cui si apre "Dante": Se ti vanti di essere qualcuno troverai qualcuno che ci crede perché non c'è niente di più bello di farsi fregare in buona fede
Non è il suo caso, ovviamente.

Veniamo a noi. Abbiamo chiesto a Sebastiano di raccontarci il brano più orecchiabile del disco, quello che ci è entrato subito nella testa, e che potrebbe essere il contro-tormentone di quest'estate: Bruciare. Eccovi le sue parole:

Bruciare o arrostire?

Alla fine è stata messa per seconda nella scaletta di Non sei più ma
Bruciare è in realtà la canzone da cui è nato tutto il disco (o quell'accozzaglia di otto canzoni che chiamiamo nostalgicamente disco). Dal momento che ho un file nel quale tengo traccia di tutti i testi delle mie canzoni, posso anche rivelarvi che dopo Bruciare è venuta Dante, poi Bisestile, Paperino, Maggio e Andiamo al mare; Fioriblu e Gattonero, invece, sono nate in sala prove, molto dopo.

Perché vi racconto tutto questo? Perché è curioso, dal mio punto di vista, che il pezzo "fondante" di un disco sia risultato essere il più difficile da realizzare. Mesi e mesi di prove, tracce registrate e poi buttate, arrangiamenti diversi lanciati in mezzo alla rinfusa, senza venirne mai a capo. Solo Fioriblu ha fatto percorso ancora più travagliato e, con mia grande sorpresa, qualcuno l'ha addirittura eletto a pezzo migliore del disco. 

Per non parlare poi dei concerti: Bruciare è stata perennemente in testa tra le canzoni che avremmo voluto togliere dalla scaletta, perché "non veniva bene", sempre poi reinserita a forza perché "a molti piace". Ma ancora oggi, a dirla tutta, a me non piace granché come viene. E poi c'è un altro fatto curioso: io di solito i testi li scrivo di getto, buona la prima, ma Bruciare ho dovuto iniziarla due volte perché la prima stesura... non
l'avevo scritta sul serio. Mi capita di scrivere dei testi per ridere (di quanto sono scemo) e Bruciare era uno di questi. 
Volete sapere di cosa parlava? Di una teglia di patate al forno!


(HOLIDAYS ARE OVERRATED SI SCARICA GRATIS A QUESTO LINK)


e come al solito, vi lasciamo i contatti di Babalot:
1) la pagina Facebook;
2) la pagina Bandcamp (con una "discarica" di vecchi demo notevole);
3) la pagina artista su Rockit;
4) il post su FrigoPop!;
4) il post su The Breakfast Jumpers.

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