venerdì 31 dicembre 2010

Anteprima podcast dodicesima puntata!

Visto che stasera sarete impegnati in trenini imbarazzanti che danzano su musiche discutibili, cerchiamo di riempirvi le orecchie con qualcosa di buono durante la giornata.

Ne abbiamo parlato nella dodicesima puntata, ve l'abbiamo promesso, eccovi tre compilation diversissime.

La prima è un regalo natalizio della Famosa Etichetta Trovarobato (questo il sito ufficiale): tutti gli artisti della label che fa capo ai Mariposa e in particolare ad Enrico Gabrielli hanno reinterpretato un brano di un loro collega.
Il risultato è la Trovarobato Songswap (Parcheggio per musicisti sonori). Non vi resta che ascoltare e scaricare (lunedì vi abbiamo fatto ascoltare i Der Maurer):

Trovarobato Songswap by Trovarobato


Passiamo quindi a un progetto assolutamente natalizio.

mercoledì 29 dicembre 2010

Brunori SAS @ Circolo degli Artisti, 26 dicembre 2010

Mi ficco l'ultimo boccone di panettone in bocca, arriva in gola e spinge giù l'ultima nocciola del torrone di mezz'ora prima: sono pronto per il concerto di Natale del Circolo.
Non escludo però che la stella luminosa appesa alle spalle della batteria sia stata un'allucinazione.

E' difficile spiegare a un purista del cantautorato come Dario Brunori abbia potuto vincere il premio Ciampi e il premio Tenco nell'arco degli ultimi 12 mesi, infarcendo le canzoni dei peggiori nananà e lalalà della tradizione pop italica.
Ci proverò. Perché credo la risposta sia nella descrizione di quanto visto e sentito, domenica sera.

La stella luminosa (c'era, ne sono quasi sicuro), così come i festoni, le decorazioni dei microfoni, l'abbigliamento dei membri del gruppo, le corna da renna (che - scuserete il momento autocelebrativo - gli avevamo suggerito nell'intervista realizzata lunedì 20): è questa l'estetica della (premiata) ditta Brunori SAS. Ed è subito festa di paese, all'apparenza.
Brunori SAS a ProdezzeFuoriArea
E poi le battute, il continuo prendersi in giro e ironizzare sul sapore nostalgico e malinconico delle canzoni, la tombola tra un brano e l'altro, con tanto di premi come l'agendina e il calendario della "vera" Brunori SAS (un'azienda edile che Dario ha ereditato dal papà).
E' un modo di affrontare la realtà che funziona: funziona perché sul palco ci vanno dei musicisti veri e capaci (ottimo l'inserimento di Stefano Amato, violoncellista), perché tra un "lalalà" e un "nananà" Dario Brunori canta e fa cantare le fottutissime frustrazioni di una generazione che va dai 35 ai 25 anni, perché è difficile non identificarsi con chi ammette che "la mia non è una vita speciale e troppo spesso me la devo inventare", perché per tre volte nell'arco di 12 mesi ha suonato a Roma, senza mai presentare lo stesso arrangiamento (Italian Dandy è diventato un pezzo di 6 minuti circa, con passaggi quasi swing, tanto per dirne una).

lunedì 27 dicembre 2010

Dodicesima puntata de Gli IndiePatici!

Nella dodicesima puntata de Gli IndiePatici,
in onda Lunedì 27 dicembre alle 19:

interviste a:
  • ZEN CIRCUS
  • NON VOGLIO CHE CLARA
  • EMILIANO COLASANTI (42 records)

musica indipendente:
  • Albanopower 
  • Red Worm's Farm
  • The Cyborgs

nuove uscite discografiche:
  • Trovarobato Songswap
  • Strummerville

concerti a Roma nella settimana 27-31 dicembre...

...e le canzoni di natale degli HURTS e della compilation IL NATALE NON E' REALE!


COME SEMPRE, SU 


una piccola anticipazione della puntata...

SHIVA BAKTA-worst christmas song ever by Shiva Bakta

venerdì 24 dicembre 2010

Undicesima puntata: 20 dicembre!

La playlist dell'undicesima puntata:

[SIGLA] Luigi Tenco – Il tempo dei limoni
Best Coast + Wavves - I got something for you
Lydia Lunch & Big Sexy Noise - The gospel singer
Bologna Violenta - Un Paese pietoso
Bologna Violenta - L'uomo: ultimo atto
Dimartino - Cercasi anima
Verdena - Razzi, arpia, inferno e fiamme
Noah and the Whale - L.I.F.E.G.O.E.S.O.N.
The Beatles - Revolution
Los Campesinos - Kindle a flame in her heart
Videodreams - Give, take and give away
Local Natives - Airplanes
Moltheni & Le luci della centrale elettrica - Zona monumentale
Brunori SAS - Italian dandy
Flotation Toy Warning - Fire engine on fire part 2
Piero Ciampi - 40 soldati 40 sorelle


Per ascoltare il podcast, premere il tasto sinistro sul "play"
(per scaricarlo, tasto destro e "salva destinazione con nome".



In questa puntata vi abbiamo presentato:
  • n collegamento telefonico, Dario Brunori della Brunori SAS, che suonerà domenica 26 dicembre al Circolo degli Artisti di Roma (c'è un biglietto in palio, su questo blog);
  • Antonio Di Martino, alias Dimartino, che ha parlato tra l'altro del primo album da solista, Cara maestra abbiamo perso;
  • ancora, in conclusione, in diretta telefonica Filippo&Marco dei Videodreams, che ci ha presentato il progetto della band friulana e il primo EP.
Tra le altre cose, si è quindi parlato di concerti a Roma nella settimana 20-26 dicembre, Best Coast&Wavves, Lydia Lunch, Bologna Violenta, Questa è roma mica... 2010, Verdena (il nuovo disco WOW è in uscita a gennaio prossimo), Noah and the Whale, Los Campesinos, Local Natives, Moltheni & Le luci della centrale elettrica, Flotation Toy Warning.
In conclusione, per l'angolo Amarcord, Piero Ciampi.

La classifica del 2010 !!! [BanAle]

...(dopo quella di tender branson)
non poteva mancare la TOP 10 dei SINGOLI ITALIANI usciti nel 2010, a cura di BanAle.

10. Saluti da Saturno - Letami (feat. Vinicio Capossela, da "Parlare con Anna")

9. Cut - Awesome (da "Annihilation Road", traccia n. 3)

8. Movie Star Junkies - Almost a God (da "A poison tree", traccia n. 2)

7. His Clancyness - Summer majestic (singolo)

6. Spiritual Front - Sad almost a winner (da "Rotten Roma Casinò")


mercoledì 22 dicembre 2010

La classifica del 2010 !!! [tender branson]

Non potevamo tirarci indietro.
Fine anno vuol dire classifica. Non si scappa.
E siccome ci spacciamo per intenditori di musica italiana, e siccome a buon intenditor poche parole, abbiamo pensato che la cosa migliore fosse proporre la TOP 10 dei SINGOLI ITALIANI usciti nel 2010.

Comincia Tender Branson (quella di BanAle invece è qui)

martedì 21 dicembre 2010

Natale coi tuoi, Santo Stefano con noi!

Questa settimana vi facciamo un regalo di Natale: grazie al Circolo degli Artisti, abbiamo un biglietto per il concerto di BRUNORI SAS da regalarvi!

Il concerto si terrà Domenica 26 dicembre.

Per vincere, questa volta dovete mandare una mail a indiepatici@gmail.com (indicando il vostro nome e cognome) e scriverci la ricetta di un dolce natalizio (per prepararlo e poi tirarlo a Brunori, come ci ha invitato a fare nell'intervista che ci ha rilasciato ieri...). Estrarremo un vincitore e lo comunicheremo venerdì mattina nei commenti a questo post!

Ah, per concludere, un assaggio di Brunori!
(una canzone tipicamente natalizia)

lunedì 20 dicembre 2010

Anteprima podcast undicesima puntata!

Ve lo abbiamo anticipato durante la puntata di oggi, eccoci a mantenere la promessa.

Loro sono i Videodreams

e questa la cover del loro primo EP, "The world", prodotto da Pasta degli Amari.

A questo link potete scaricarlo gratuitamente.
Se poi voleste contattare il gruppo, per live ma anche soltanto per esprimere un parere sulla loro musica, rispondono alla mail videodreamsband@gmail.com.

Vi lasciamo anche un player per ascoltare i 6 brani. Quello che avete ascoltato oggi era "Give, take and give again". Ringraziamo ancora Filippo e Marco per l'intervista e la musica!


The World by Videodreams

Undicesima puntata de Gli IndiePatici!

Nell'undicesima puntata de Gli IndiePatici,
in onda Lunedì 20 dicembre alle 19:

interviste a:
  • BRUNORI SAS
  • Dimartino
  • Videodreams

musica indipendente:
  • Dimartino
  • Videodreams

nuove uscite discografiche:
  • VERDENA
  • Noah and the Whale

concerti a Roma nella settimana 20-26 dicembre...

...e le canzoni di natale di BEST COAST+WAVVES e LOS CAMPESINOS!


COME SEMPRE, SU 


una piccola anticipazione della puntata...

venerdì 17 dicembre 2010

Decima puntata: 13 dicembre

La playlist della decima puntata:

[SIGLA] Luigi Tenco – Il tempo dei limoni
I Quartieri - La stanza di Mimì
Leggins - The darkest night
Non voglio che Clara - Le guerre
Amor Fou - De Pedis
Bachi da Pietra - Orologeria
DDMMYYYY - Bronzage
Bad Apple Sons - The Claim
Colapesce - Fiori di lana
Zen Circus - Andate tutti affanculo
Jeff the Brotherhood - Bone jam
Twiggy Frostbite - Morning
Madeline - Boy you loved to watch me cry
La Claque di Dafne - Elettra
Amycanbe - Killer bees


Per ascoltare il podcast e scaricarlo,





In questa puntata i conduttori Banale e TenderBranson hanno ospitato in studio GIANLUCA POLVERARI, dj e speaker di Radio Città Aperta, da anni attivo nella scena indipendente anche tramite il suo ottimo myspace e la trasmissione Puzzle.
Insieme hanno presentato:
  • in collegamento telefonico, Miky dei Leggins, che si esibiranno venerdì 17 dicembre al Mads di Roma, nell'ambito della rassegna La tua Fottuta Musica Alternativa; 
  • Lorenzo Urciullo, voce degli Albanopower, che ci ha parlato del suo pluripremiato progetto solista, Colapesce, con all'attivo un EP e in preparazione un tour che lo vedrà affiancato da Alessandro Raina degli Amor Fou;
  • ancora, in conclusione, in diretta dal Dimmi di sì si è cercato di parlare con I Quartieri, per presentare la serata di lunedì 13, che li vedeva aprire il concerto degli AMYCANBE; serata presentata per l'appunto dagli IndiePatici, e che a giudicare dalla partecipazione e dalle recensioni è stata un successo (ringraziamo tutti quelli che lo hanno reso possibile, Leonardo e Francesco del Dimmi, Fabio Grande, Davide Caucci per le dritte...).
Tra le altre cose, si è quindi parlato di concerti a Roma nella settimana 13-19 dicembre, Non voglio che Clara, Amor Fou, Zen Circus, DDMMYYYY, Bachi da Pietra, Bad Apple Sons, Jeff the Brotherhood, Twiggy Frostbite, Madeline.
In conclusione, per l’angolo Amarcord, i La Clacque di Dafne.

Nona puntata: 6 dicembre

Di seguito le informazioni sulla puntata del 6 dicembre.

A causa di problemi tecnici, l'unica intervista andata in onda è stata quella a Marco dei Grenouille, gruppo milanese che ad aprile ha pubblicato per Via Audio Records l'EP dal titolo "In Italia non si può fare la rivoluzione".

Tra i nuovi gruppi, abbiamo presentato i Videodreams e i Neurotika.

Così come abbiamo presentato il nuovo album di Beatrice Antolini e il progetto Death in Plains, sui quali torneremo nelle prossime puntate!


PLAYLIST 

Luigi Tenco - Il tempo dei limoni [SIGLA]
Elf Power - Stranger in the window
Death in Plains - Whirlwind
Grenouille - Saltando dentro al fuoco
Neurotika - Nel buio
Bachi da Pietra - Pietra della gogna
White lies - Bigger than us
Karmamoi - Vivo desiderio
Beatrice Antolini - We're gonna live
Arctic Monkeys - Crying Lightning
Videodreams - Give, take and give again
Cage the Elephant - Shake me down
Eels - Fresh blood
Be Forest - Dust
Colapesce - Amore sordo
Diaframma - Gennaio


Puntata del 6 dicembre

(per scaricarla in formato mp3, cliccate col tasto destro sul link e salvate destinazione con nome)

mercoledì 15 dicembre 2010

Anteprima podcast decima puntata

Per chi ha ascoltato, lo abbiamo sentito in diretta telefonica lunedì scorso.
Per gli altri, lui è COLAPESCE, al secolo Lorenzo Urciullo, meglio noto come cantante degli ALBANOPOWER, gruppo che nel 2009 ha rilasciato un applauditissimo album, Maria's Day.


Nei momenti di libertà, Lorenzo ha trovato il tempo di comporre 6 brani, produrre un EP insieme a Toti Valente, pubblicarlo in formato digitale grazie all'intuizione della 42 Records, e arrivare un mese fa al premio come Miglior Giovane del 2010, ricevuto al MEI (Meeting Etichette Indipendenti).

Non ci resta che linkarvi lo streaming dell'album, con il consiglio di scaricare e se gradite, anche tornare a lasciare qualcosa o magari segnarvi la data di gennaio 2011, e controllare le date del tour che - come anticipato nell'intervista di lunedì - lo vedrà protagonista insieme ad Alessandro Raina degli Amor Fou.


lunedì 13 dicembre 2010

Decima puntata de Gli IndiePatici!

Nella decima puntata de Gli IndiePatici,
in onda Lunedì 13 dicembre alle 19:

interviste a:
  • Colapesce
  • Leggins
  • Amycanbe

musica indipendente:
  • Leggins
  • Bad Apple Sons

nuove uscite discografiche:
  • Bachi da Pietra
  • DDMMYYYY
concerti a Roma nella settimana 13-19 dicembre: in regalo i biglietti per I QUARTIERI+AMYCANBE!

e soprattutto IN DIRETTA CON NOI, dallo studio del FusoLab, ci sarà GIANLUCA POLVERARI di Radio Città Aperta (http://www.myspace.com/alternitalia)


COME SEMPRE, SU 



una piccola anticipazione della puntata...

BIGLIETTI PER AMYCANBE + I QUARTIERI!

Eccezionalmente oggi vi regaliamo ben quattro biglietti omaggio per Amycanbe e I Quartieri, che come sapete suoneranno questa sera al DIMMI DI SI, via dei volsci 126b, san lorenzo...

estrarremo un vincitore ogni due ore, 14,16,18,20, e vi diremo i nomi durante la seconda ora della puntata odierna, in diretta come al solito su Fusoradio!

vincere è semplicissimo: mandateci una mail a indiepatici@gmail.com (con il vostro nome e cognome), e scriveteci il regalo che vorreste ricevere per natale (...visto che questo è il nostro per voi). Sceglieremo le risposte più belle.

ascoltateci in diretta, e se avete vinto troverete l'accredito direttamente in cassa!

sabato 11 dicembre 2010

AMYCANBE + I Quartieri @ Dimmi di sì (Roma)

Eccezionalmente, GLI INDIEPATICI si trasformano in promoter e vi invitano LUNEDì 13 DICEMBRE al Dimmi di sì, via dei Volsci 126b (altezza via dei Reti, San Lorenzo), Roma, per una serata speciale.

Sul palco due ottime band italiane:


I QUARTIERI (di cui vi abbiamo già parlato, e che potete ascoltare a questo link)


AMYCANBE (questo il loro myspace da cui ascoltare un po' di pezzi)



Se i primi a Roma sono di casa, e in questo periodo stanno guadagnando grandi consensi (e così soprattutto per quello che riguarda la critica, con recensioni positive su diverse testate indipendenti - basti citare rockit), gli AMYCANBE mancano da tanto, troppo tempo. Ci siamo sentiti in dovere di aiutarli a tornare. Ora sta a voi dimostrare l'affetto.

Restate collegati con questo blog, a breve in palio qualche biglietto!
questo l'evento su FB.

mercoledì 8 dicembre 2010

Massimo Volume: da STANZE a CATTIVE ABITUDINI (intervista)

Quella che vi proponiamo oggi è un'intervista lunga quasi un anno, dal 27 marzo al 29 novembre 2010, e un Emidio Clementi che spazia nel racconto, dagli inizi, alla musica, agli anni '90, alla composizione, e arriva ad oggi, alle Cattive abitudini che ad aprile erano solo loro, oggi anche nostre.

La prima volta l'abbiamo incontrato nel camerino de Il Covo, storico locale bolognese in cui di lì a breve si sarebbe esibito per un live speciale, dove i Massimo Volume eseguirono soltanto Stanze, il primo lavoro, succedendo sul palco ai Giardini di Mirò (si festeggiavano i 20 anni di vita del Covo).
La seconda, in una diretta telefonica nel corso de Gli IndiePatici.

A voi il gusto di indovinare quali domande siano "vecchie" e quali nuove (con una dovuta eccezione). O semplicemente di godervi le parole di Mimì.


1) Tornano dunque i Massimo Volume, dopo troppi anni di assenza. Stanze, il primo lavoro, è del 1993. Registrato in soli tre giorni, dopo aver iniziato a suonare in una cantina, con due casse talmente sgangherate da costringervi a tenerle al massimo volume (da qui il nome del gruppo), e esservi fatti notare con un EP. Da quella cantina alla pubblicazione di Stanze quant'è cambiato in voi in termini di consapevolezza? e da allora ad oggi?

Da allora ad oggi è cambiato, sì, come è cambiato l'approccio del pubblico nei nostri confronti, all'inizio è stato difficile anche se non eravamo i primi a proporre la parola recitata in musica, però c'erano pochi esempi, gli Starfuckers prima di noi, in parte i CCCP (che utilizzavano più una litania). Rispetto a venti anni fa c'è più attenzione nei nostri confronti, prima c'era solo un nocciolo duro che ci seguiva. Dagli inizi invece è cambiato che la scena all'epoca viveva la pubblicazione di un disco come un punto di arrivo, mi ricordo che il giorno che prendemmo in mano le copie di Stanze fu emozionante.

2) Nel libretto di Da qui (1997) citate Alejandro Jodorowsky: "io allora comprendo che non è bene cercare la sicurezza, perché conduce alla morte; e che è meglio vivere nell'incerto"; mentre in un pezzo di "Club Privé" (1999) canti "io non ho speranza, ma credo nella cura" in un modo anche ossessivo. E' una filosofia di vita la tua, che comprende entrambi gli estremi, o nel '99 stavi lavorando alla stesura della legge Biagi?

(ride, ndr) A quella frase di Jodorowky tengo molto, venivo dalla lettura di "Teresa si arrabbia con Dio"...lo conosco poco come regista, ma quel romanzo mi piacque tantissimo e volevo che ci fosse lui in qualche maniera, perché mi aveva influenzato anche nella maniera della scrittura. Ma i nostri testi sono pieni di contraddizioni, anche nello stesso brano: questa sera faremo Tarzan, le cui prime strofe sono in completa contraddizione con la seconda parte, ma nel complesso poi secondo me funzionano (ride, ndr).

3) In Alessandro, invece, che è una canzone di Stanze, descrivi un disagiato, ma dalla sua prospettiva, e la canzone alla fine lascia una sensazione positiva, sembra parli di cose fatte da una persona per arrivare a un obiettivo. Ne Il Primo Dio invece citi - e la dedichi - a Emanuel Carnevali, poeta, scrittore, agitatore culturale, una sorta di eroe romantico disperato nella consapevolezza di aver perso la giovinezza senza essere riuscito ad arrivare. Oltre che per le storie umane, perché questo fascino per le persone che in qualche modo non sono arrivate? è l'idea che avrebbero potuto dire tanto?

Sai, è difficile capire quando una persona sia degna di essere raccontata, non riesco a rispondere, non c'è solo la disperazione ma forse un rapporto di solitudine rispetto all'esistenza. Mi piace il rapporto di solitudine rispetto al mondo. Alessandro spesso è stato scambiato per un autistico, in realtà è un ragazzo con problemi motori. Mi piace che cogli una positività nel testo, perché era un ragazzo comunque energico. Nel caso di Carnevali forse mi affascina più la voglia e la sete di successo, e credo che lui lo volesse con qualsiasi mezzo, era anche spregiudicato e dunque non c'è un crogiolarsi nel fallimento, non è un "loser" e non è mai stato affascinato da quella figura.

4) Avete nel vostro curriculum la sonorizzazione di un film muto, "La caduta della casa Usher" (Jonathan Epstein, 1928), ma anche la partecipazione alla colonna sonora di "Almost Blue", con alcune canzoni. Il vostro rapporto con il cinema? quale delle due situazioni è più adatta a voi?

Sono state entrambe belle esperienze, perché si lavora in funzione del film quindi ci si sente deresponsabilizzati rispetto al disco vero e proprio. Esperienze anche snelle perché siamo riusciti a completare la colonna sonora in un mese e mezzo-due, tempo brevissimo se consideri che di solito per completare un disco impieghiamo almeno un anno e mezzo-due. Ne capitassero di occasioni del genere! In realtà il mondo del cinema è molto chiuso, con Alex Infascelli (regista di Almost Blue, ndr) eravamo amici e la collaborazione è nata in maniera non ufficiale, da un rapporto di amicizia. L'altra è stata su commissione, è un periodo in cui sono richieste le rimusicazioni, l'hanno fatto anche Marlene Kuntz e Yo Yo Mundi. Il problema è anche che il numero dei film è limitato, non si riesce a dare neanche un'impronta propria al film.

5) Il ritorno alla musica è avvenuto proprio dopo la sonorizzazione de “La caduta della casa Husher”. In che modo questa esperienza è stata uno stimolo?

E’ stata uno stimolo perché la rimusicazione è stata un lavoro inedito. Nel riuscire a tirare fuori ancora della nuova musica, ci è tornata voglia di rimetterci in gioco. Così abbiamo pensato a delle canzoni nuove, a un disco nuovo. Poi è passato del tempo, dalla sonorizzazione all’inizio del lavoro per “Cattive Abitudini”, mentre il disco è venuto fuori piuttosto in fretta.

martedì 7 dicembre 2010

Massimo Volume @ Circolo degli Artisti 2 dicembre 2010

Entro alle dieci e mezza, troncando bruscamente una conversazione al cellulare, come strattonato, tirato per la giacca dentro la sala del Circolo. Gremita. E’ strano, penso, come la prima nota mi sia arrivata pulita alle orecchie, mentre ero ancora all’esterno. Cammino in cerca di una posizione centrale, il posto giusto, dove avere il suono più limpido possibile. Dopo pochi passi, il tempo di rendermi conto che non dovrò sforzarmi più di tanto per trovarlo, mi fermo. Sembra che tutti qui abbiano la sensazione di attesa. Eppure stanno già suonando, i nostri. Nostri, è questo che sono. Non è soltanto attesa, è qualcosa di più: una festa di bentornato dopo un viaggio, un ritrovo di vecchi amici che si erano persi di vista. Le facce intorno a me sono diverse, ma così simili in quell’espressione fatta di un misto di sorpresa e curiosità. Siamo bambini che scartano il loro regalo, premio per aver saputo aspettare, accordando le orecchie al suono di quei dischi ormai lontani, di certo più lontani nel tempo di quanto avremmo voluto.
C’è chi deve averli scoperti dopo – basta contare le rughe sulla fronte, righe di un vinile consumato, che a sua volta ha consumato puntine. 

Eccolo il regalo: dodici pezzi dodici, suonati uno dopo l’altro. L’ascolto collettivo delle nostre Cattive abitudini. Il silenzio viene interrotto dagli applausi, tra un pezzo e l’altro. Emidio Clementi a tratti sembra appoggiare la voce su un tappeto sonoro, le chitarre di Egle Sommacal e di Stefano Pilia, salvo poi ingaggiare duelli con le gran pestate di Vittoria Burattini su una batteria per cui proprio non riusciamo a provare compassione, e increspare il timbro di solito così pulito. Quasi stesse urlando la sua presenza, l’essere vivo, l’essere lì a fare il rock come dieci anni fa, meglio di dieci anni fa. 


Non so più se il regalo sia quello dei Massimo Volume al pubblico, o viceversa. Gli applausi si fanno ad ogni pezzo più convinti, il silenzio durante le esecuzioni una nuvola che si carica di elettricità. Come se questa esecuzione del nuovo album fosse un modo per rompere il ghiaccio, un rivangare vecchi ricordi. E’ questo che mi fa pensare l’espressione, la mimica di Mimì, come quella di Stefano Pilia, che scopro ripiegato sulla sua chitarra nei passaggi più cupi e fieramente slanciato in quelli più post-rock, su cui ha decisamente stampato il suo marchio; Egle e Vittoria: imperturbabili, monumenti a se stessi, a loro agio in qualsiasi passaggio, capaci di cedere il passo ai sodali – e pensiamo al ruolo del primo, solo apparentemente sacrificato nel ricamare le melodie più tenere. 

Escono di scena la prima volta, consci di aver rimesso le cose a posto, riarrotolato i fili che ci legano a loro, ognuno a modo proprio. Siamo un gomitolo gigantesco di cento sensazioni e colori diversi, quando rientrano. Attaccano Il primo Dio e l’elettricità esplode. Non mi ricordo poi molto, di Lungo i bordi, Fuoco fatuo, Vedute dallo spazio e Ororo. Ricordo di essermi sentito urlare Leo è questo che siamo, di aver sentito urlare i miei vicini che poi comincia la polvere. A dire il vero, sulla mia nuova copia di Stanze non ce n’è. E se mai ce ne fosse stata, i Massimo Volume se la sono definitivamente scrollata di dosso. 

Cattive abitudini (le nostre), quelle di indagare le intenzioni, le scelte di una scaletta che potrei forse spiegare con la faccia dei quattro al rientro per il secondo bis, o piuttosto con le quattro(cento) urla che hanno accompagnato le prime note di ognuna delle riproposizioni di vecchi brani. Vecchio di cui non hanno nient’altro, questi qui.

Tender Branson

lunedì 6 dicembre 2010

UN BIGLIETTO OMAGGIO PER GLI ELF POWER!!!

Quest'oggi regaliamo un biglietto per il concerto degli ELF POWER, questa sera al LE MURA, San Lorenzo (vedi link).



Per vincere dovete scriverci i nomi dei sette nani alla mail indiepatici@gmail.com! Firmate con nome e cognome e vi metteremo in lista all'ingresso del locale!

Grazie a GRINDING HALT CONCERTI per il regalo.

Nona puntata de Gli IndiePatici!

Nell'ottava puntata de Gli IndiePatici,
in onda Lunedì 6 dicembre alle 19:

interviste a:
  • Emiliano Colasanti (42 RECORDS)
  • Grenouille
  • Videodreams

musica indipendente:
  • Death in Plains
  • Karmamoi

nuove uscite discografiche:
  • Bachi da Pietra
  • White Lies
concerti a Roma nella settimana 6-12 dicembre: in regalo un biglietto per un concerto a sorpresa!


COME SEMPRE, SU 



una piccola anticipazione della puntata...

Give, take and give again by Videodreams

sabato 4 dicembre 2010

IndieCazioni n. 3 - Two Bit Dezperados


Oh, Pretty Girl! 

Proporre un disco non è come marchiare un prosciutto. Ma anche noi teniamo alla qualità dei prodotti che vi sottoponiamo.
Così, mentre mettete nel carrello il parmigiano reggiano, non dimenticate di ascoltare questa band e di finanziarla. Li esportiamo come  la mozzarella di bufala ma sono poco noti nel circuito nazionale e solo san Gennaro ne conosce il motivo.


Sono fortissimi, freschi  e suonano in tutta Europa. Li abbiamo visti qualche settimana fa al Fanfulla e ve li abbiamo fatti ascoltare poco prima in una trasmissione indiepatica.
Ve li vogliamo ricordare.
Un folk / garage per servirvi e non annoiarvi:


Buon ascolto!

Banale

giovedì 2 dicembre 2010

Ottava puntata: 29 novembre

La playlist della sesta puntata:

[SIGLA] Luigi Tenco – Il tempo dei limoni
Wavves – So Bored
Paolo Conte (sottofondo) – Boogie
Clinic – Family
Massimo Volume – Le nostre ore contate
Swans – Blind
Cut – Annihilation road
Father Murphy – We now pray with two hands we now pray with true anger
Numero 6 – Pronto per l’inverno
Jack Penate – Pull my heart away
Waines – Flow river flow
Be my delay – Cobrasun
Hank! – In volo
Albedo – Per spargere il sale
Of Montreal – Coquet Coquette
Joe Bonamassa – Baby you gotta change your mind
Gianni Maroccolo & Franco Battiato – Night and storms


Per ascoltare il podcast e scaricarlo,

basta andare a questo link


In questa puntata i conduttori Banale e TenderBranson hanno presentato:
  • in collegamento telefonico, Emidio Clementi, voce, basso e soprattutto compositore di tutti i brani dei Massimo Volume, che si esibiranno giovedì 2 dicembre al Circolo degli Artisti di Roma, presentando per la prima volta nella capitale il nuovo lavoro: Cattive Abitudini (intervista ascoltabile e scaricabile a questo link); 
  • Michele Bitossi, voce e chitarra dei Numero 6, band genovese che negli ultimi mesi ha rilasciato un EP e poi il nuovo album, dal titolo I love you fortissimo, al telefono per raccontarci tutti i suoi progetti;
  • ancora, in collegamento skype, Rui degli Albedo, gruppo del milanese da anni sulla scena, che recentemente ha pubblicato l’album Il male, e a cui abbiamo chiesto di raccontarci un po’ la loro storia, il concept del disco, e come siano arrivati al suono di oggi;
  • sono stati poi presentati gli Hank!, gruppo palermitano che nei primi mesi del 2010 ha attirato le attenzioni con l’EP “Piedali“, prodotto dalla 800A Records (etichetta che già aveva scoperto i Pan del Diavolo)
Tra le altre cose, si è quindi parlato di concerti a Roma nella settimana 29 novembre-5 dicembre, Wavves, Swans, Clinic, Cut, Father Murphy, Jack Penate, Of Montreal, Paolo Conte, Be my delay, Waines, Joe Bonamassa, e abbiamo ascoltato un estratto da A bout de souffle di Jean Luc Godard.
In conclusione, per l’angolo Amarcord, i Gianni Maroccolo e Franco Battiato.

mercoledì 1 dicembre 2010

Anteprima podcast ottava puntata!

In attesa della pubblicazione del podcast e delle interviste dell'ottava puntata, andata in onda lunedì 29 novembre, un piccolo regalo per chi ci segue.



Abbiamo parlato con Michele Bitossi dei Numero 6, si è fatto riferimento all'EP (e ci siamo anche ascoltati una traccia) pubblicato lo scorso settembre.
 
E allora non ci resta che linkare il bandcamp del gruppo, da cui potrete scaricarlo e pagarlo quanto riteniate giusto (anche niente).
A noi è piaciuta particolarmente Pronto per l'inverno.

lunedì 29 novembre 2010

UN BIGLIETTO OMAGGIO PER I CLINIC!!!

Questa settimana vi regaliamo UN BIGLIETTO per il concerto dei CLINIC (mercoledì I dicembre all'Init, via della stazione tuscolana, Roma)!!!

per vincerlo, dovrete scrivere a indiepatici@gmail.com indicando il vostro nome e cognome, ENTRO DOMANI ALLE 22, e rispondere a questa domanda:

Qual è il mezzo di trasporto utilizzato dal Dottor House nella famosa fiction?

a proposito di clinic...

(ringraziamo ANTYPOP)

Ottava puntata de Gli IndiePatici!

Nell'ottava puntata de Gli IndiePatici,
in onda Lunedì 29 novembre alle 19:

interviste a:
  • Emidio Clementi (MASSIMO VOLUME)
  • Michele Bitossi (NUMERO 6)
  • Albedo

musica indipendente:
  • Albedo
  • Hank!

nuove uscite discografiche:
  • Cut
  • Father Murphy
concerti a Roma nella settimana 29novembre-5dicembre: in regalo un biglietto per un concerto a sorpresa!


COME SEMPRE, SU 



una piccola anticipazione della puntata...

sabato 27 novembre 2010

SPIN OFF n. 1 : IOSONOUNCANE

Per questa prima puntata di SPIN OFF è con noi Jacopo Incani, in arte IOSONOUNCANE.  
Se per una recensione del suo primo LP, La Macarena su Roma (pubblicato dalla Trovarobato), vi rinviamo al blog di Notizie sullo stato della musica, per presentarlo usiamo le parole che si leggono sul suo myspace: "Sardo, nato nel 1983, residente a Bologna. Usa voci vocine vocione vociacce campioni loop percussioni elettroniche chitarra acustica elettronica a basso costo. Immediatamente alla sua sinistra siedono Giorgio Gaber Lucio Dalla Fabrizio De Andrè. Immediatamente alla suadestra Syd Barrett i Pere Ubu i Black Dice. Tutti assunti nello stesso callcenter. I suoi concerti sono comizi. Violenti, satirici, polemici. E basta."

A voi l'intervista, per metà ripresa dalla settima puntata de Gli IndiePatici (per chi volesse, la potete ascoltare in versione integrale a partire dal minuto 101 del podcast), per metà frutto di successive conversazioni - da qui il nome di Spin Off, di questa rubrica).

IndiePatici: 35 mq, call center, non si marcia ma si balla la macarena su Roma, i testi sono strazianti, mi ricordi un po' l'incomunicabilità di Antonioni, il grottesco di Fellini, insomma il cinismo dei più grandi...riesci a fotografare la realtà in pochissimi minuti. Ma l'Italia è così impegnata a ballare che davvero non si accorge di nulla?
Jacopo: il problema dell'Italia è che si rende conto di tutto in realtà. Gli italiani sono un popolo di navigati contestatori e dissidenti, il punto è che oltre la contestazione e la dissidenza non si va (per ragioni che richiederebbero molto tempo e molte competenze specifiche). Io credo che gli italiani si rendano conto di tutto, e che siano molto più informati di quanto si creda, ma il problema sta da un'altra parte.

Parliamo dell'elettronica: il suo utilizzo rende un effetto di estraniazione che mi ha fatto pensare a Brecht. Mi chiedevo se anche tu cercassi di svegliare il tuo pubblico.
Io cerco di svegliare me stesso! Poi se chi ascolta si trova nella mia stessa condizione e si sente in un qualche modo svegliato sono contento, ma il bersaglio delle canzoni sono io, tant'è che le scrivo in prima persona anche quando dò parola a personaggi che fanno e mi fanno schifo, quali il narratore della title-track (La macarena di Roma, brano n. 11 dell'album, ndr), e inserisco considerazioni e riflessioni che mi capita di fare. Odio il gioco "buoni/cattivi", per me esiste solo una cultura egemone e un'altra cultura che subisce sudditanza.


venerdì 26 novembre 2010

INTERVISTA AI BUD SPENCER BLUES EXPLOSION

Cesare Petulicchio, batteria e seconda voce, la metà dei Bud Spencer Blues Explosion. 
Con noi al telefono in diretta lunedì 22 novembre, nel corso della settima puntata (per ascoltarla, seguite questo link). 

Questo è un po' di quello che ci siamo, ci ha, detto. 


Dal 2007, data della vostra formazione, sono successe un bel po’ di cose… (suonato in tutta Italia, calcato il palco del I Maggio più volte) ci racconti l’esperienza americana?  

Una figata pazzesca, nel senso che l’America è come nei film, il fumo esce dai tombini (scherza ndr) Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con un pubblico completamente diverso, più preparato musicalmente. Ci siamo confrontati con gruppi che hanno preso la musica come un mestiere da sempre, gente che ha conoscenza dello strumento e della musica. Questa è la cosa che più mi ha sorpreso degli Stati Uniti, la cultura enorme sia dal punto di vista del pubblico che dagli addetti ai lavori. Siamo stati a New York e a Seattle, due città molto diverse musicalmente. La prima è più raffinata anche nel rock mentre Seattle è più punk, un po’ com’era negli anni ’90, non sembra cambiata.  

La tempistica di lavoro con un’etichetta indipendente non vi ha fatto pressioni, non siete stati costretti a sfornare con cadenza ripetitiva, nonostante questo avete già idee per il prossimo lavoro?

Sì, stiamo già lavorando per un’esigenza prima di tutto nostra, perché dopo tanti concerti la nostra musica è cambiata. Il prossimo disco sarà più attinente al live, nel senso che sarà un disco di chitarra e batteria e basta. Dovremmo registrare nei prossimi mesi.
foto di Ilaria Magliocchetti Lombi


I Black Keys negli Stati Uniti riescono ad arrivare al numero 1 della Billboard, che spazio vedi per un blues elettrico in Italia?

Secondo me è qualcosa che va oltre il genere musicale, loro vengono considerati rock alternativo come i Kings Of Leòn, White Stripes. Credo che vada oltre il blues. Per quanto riguarda noi, veniamo inseriti sia in Festival Blues come il Trasimeno Blue Festival o di rock alternativo. Non è legato a un determinato mercato discografico. Il blues in Italia non lo seguo tantissimo, credo che sia molto di nicchia. E’ più un blues tipo Chicago, più moderno rispetto a quello a cui ci riferiamo a noi, del Mississipi.
Per l’appunto, in che cosa consiste la vostra rivisitazione del blues del Mississipi?

Prima di suonare coi Bud, conoscevo l’evoluzione del blues nell’hard rock, quel tipo di blues degli anni ’70 poi Adriano (voce e chitarra, ndr) mi ha passato un bel po’ di dischi legati proprio alla tradizione. Nell’improvvisazione, non pensi molto, suoni quello che ti viene in quel momento. Ad esempio i Black Keys si ispirano tantissimo al blues del Mississipi e lo fanno distorcendo estremamente la chitarra, con una batteria 4/4 dritto come nelle galere del delta.
Riguardo al live di sabato, in questa formazione un po’ atipica, con Saturnino e Bertallot: vi siete influenzati reciprocamente?
Veniamo da mondi diversi tutti e quattro, quindi è divertente suonare tutti insieme e sicuramente ogni esperienza musicale influenza. Prima suoneremo io e Adriano e poi insieme a loro ma non vi anticipo niente (ride, ndr).

giovedì 25 novembre 2010

Settima puntata: 22 novembre

La playlist della sesta puntata:

[SIGLA] Luigi Tenco – Il tempo dei limoni
Wild Nothing – Chinatown
The Pains of Being Pure at Heart – Heart in your heartbreak
Bud Spencer Bluex Explosion – Mi sento come se
Bud Spencer Bluex Explosion – Daft Punk is playing at my house
Numero 6 – Maledetta
Iori’s Eyes – Santa Sofia
Animal Collective – Summertime clothes
No Braino – Bifolco
Patrizia Laquidara – Mielata
The Jacqueries – Sleeping pills
The National – Mr November
Cake – Sick of you
Be Forest – NTR
Fine Before You Came – VIXI
Iosonouncane – Il corpo del reato
Mambassa – Canzone d’odio


Per ascoltare il podcast e scaricarlo, http://blog.fusoradio.net/2010/11/25/gli-indiepatici-puntata-vii/

In questa puntata i conduttori Banale e TenderBranson hanno presentato:
  • in collegamento telefonico, Cesare, batterista dei Bud Spencer Blues Explosion, che si esibiranno sabato 27 al Circolo degli Artisti di Roma in una formazione eccezionale comprendente oltre alla chitarra dell'altro membro originario Adriano Viterbini, il basso di Saturnino e la vena elettronica di Alessio Bertallot; 
  • Clod, voce e chitarra degli Iori’s Eyes, duo di giovani musicisti milanesi, che hanno recentemente pubblicato il loro secondo EP, contenente 4 brani, dal titolo Matter of Time, al telefono per raccontarci il cambio di sonorità rispetto all’esordio e le prospettive future (grazie alla Saphary Deluxe per l’aiuto);
  • ancora, in collegamento skype, Iosonouncane, artista sardo trapiantato a Bologna, che ha da poco pubblicato il primo Lp, La Macarena su Roma, davvero una delle migliori sorprese dell’anno, non soltanto a livello musicale; che ci ha risposto a una serie di curiosità ed ha quindi presentato la serata di mercoledì 24 al Fanfulla (e grazie alla sua etichetta, la Trovarobato, per l’aiuto);
  • sono stati poi presentati i Be Forest, trio pesarese che ha da poco pubblicato un sorprendente EP, dal titolo “Demo“, che potete ascoltare e scaricare qui 
 
Tra le altre cose, si è quindi parlato di concerti a Roma nella settimana 22-28 novembre, Wild Nothing, The Pains of Being Pure at Heart, The National (e il loro concerto del 16 novembre all’Alcatraz, recensito da Banale qui), Numero 6, No Braino, Animal Collective, Cake, The Jacqueries, Fine Before You Came, e abbiamo ascoltato un estratto da Match Point di Woody Allen.
In conclusione, per l’angolo Amarcord, i Mambassa.

mercoledì 24 novembre 2010

The National @ Alcatraz (Milano) 16 novembre

Qualche ora prima del concerto sono sospesa nel cielo, partita in solitaria alla volta di Milano. L’annuncio di una turbolenza non mi sposta nemmeno un capello. Fuori le nuvole danzano leggere, piene di grazia, ammaestrate dal vento: pura bellezza nel disastro.

Quando sei in alto e tutto è più piccolo ti allontani da ogni cosa: una lezione zen su come educare la mente negli attimi di piena.


Phosphorescent in apertura e un Alcatraz visibilmente pieno e composto in attesa dei National. Arrivano e mi trovano pronta sotto il palco. Sono così vicino da percepire ogni mossa, ogni gesto, ogni minuscola espressione. Vestito di nero, barba incolta, timbrica baritonale che non fa una piega dal vivo e non mi delude nemmeno un po’. Si inizia con Runaway e Anyone’s Ghost dall’ultimo lavoro “High Violet”, si prosegue con Mistaken For Strangers da “Boxer” e la scaletta inizia a condensarsi in salti temporali di album in album. I suoi gesti nervosi mi ricordano Ian Curtis ma senza l’epilessia, solo timidezza e vino bianco. L’aria stralunata di un: “davvero ho riempito questo posto?” e l’osservare la band in distanze di angolazioni diverse come a dire – ok, voglio tenervi bene a mente. Voglio portarvi a casa per vedere se il giorno dopo siete esistiti davvero.


Mi piace vedere la gente perplessa quando Berninger – dalle ballate in mi minore – gli urla addosso, tirando fuori pezzi come Abel. La sezione ritmica sostiene Matt, i fiati impreziosiscono e rendono raffinate le liriche spaccacuore. Mr. November agita la folla e Terrible Love la accarezza e proprio quando tutti sono più tranquilli Matt si lancia sulle teste e dalla prima fila non lo vedo più. Il filo del microfono si allontana metro dopo metro e il mio cantante rockincazzatopop sparisce mentre fuori piove.

Esco dall’Alcatraz, cammino verso l’albergo e mi rendo conto di essere di nuovo sospesa nel cielo. Senza turbolenza. 


BanAle


lunedì 22 novembre 2010

Anteprima podcast settima puntata!

Li abbiamo presentati oggi in trasmissione, ma per i più attenti e anche per chi se li fosse persi ci sentiamo di insistere anche tramite blog e rilanciare.

Stiamo parlando dei BE FOREST, un gruppo di Pesaro che finora ha rilasciato soltanto un EP e l'ha chiamato Demo (mentre sembra più un mini-album). Ci piacciono perché sono tre, e fanno rumore per 10. Ci piacciono perché c'è solo un maschietto nel gruppo, e viva le ragazze rock. Ci piacciono perché sono un po' anni 80, un po' new wave, un po' post rock, un po' shoegaze, e sicuramente faranno storcere la bocca a tutti i puristi di ognuna di queste scene.

E sembra piacciano anche ad altri.

Tipo Alessandro Baronciani di Rockit - vedi recensione.

E tipo i ragazzi di Breakfast Jumpers, che a questo link ci e vi regalano il download gratuito dell'EP.

WILD NOTHING @ CIRCOLO DEGLI ARTISTI: un biglietto in omaggio!

In occasione del live di questa sera, lunedì 22 novembre, al Circolo degli Artisti, vi regaliamo un biglietto per i WILD NOTHING!

Ringraziando Grinding Halt Concerti, veniamo al modo in cui vincere il biglietto:

raccontateci almeno un episodio di rock selvaggio a cui avete assistito, messo in scena dalla band che si stava esibendo. Estrarremo un vincitore tra chi ci scriverà nei commenti a questo post, perciò ci serviranno anche il vostro nome e cognome.
Il vincitore sarà proclamato durante la trasmissione di questa sera, tra le 19 e le 21, su Fusoradio.

e se per caso non li conosceste, parliamo di loro:

Settima puntata de Gli IndiePatici!

Nella settima puntata de Gli IndiePatici,
in onda Lunedì 22 novembre alle 19:

interviste a:
  • Bud Spencer Blues Explosion
  • Iori's Eyes
  • Iosonouncane

musica indipendente:
  • Be Forest
  • The Jacqueries

nuove uscite discografiche:
  • Numero 6
concerti a Roma nella settimana 22-28 novembre: in regalo un biglietto per un concerto a sorpresa!


COME SEMPRE, SU 



una piccola anticipazione della puntata...(purtroppo non potremo passarla per motivi di tempo, ma vi consigliamo di ascoltare questa perla)

giovedì 18 novembre 2010

Sesta puntata: 15 novembre

La playlist della sesta puntata:

[SIGLA] Luigi Tenco – Il tempo dei limoni
Le luci della centrale elettrica – Quando tornerai dall’estero
The National – Bloodbuzz Ohio
Sikitikis – Tu sei muta, io sono sordo
The Jacqueries – Kitsch
Offlaga Disco Pax – Onomastica (da Prototipo EP)
Bikini the Cat – Bye bye Baby
A Toys Orchestra – Frankie Pyroman
Amanda Palmer – Idioteque
I Ministri – La petroliera
Iori’s Eyes – Matter of time
Cold War Kids – Louder than ever
Bluvertigo – Oggi hai parlato troppo


In questa puntata i conduttori Banale e TenderBranson hanno presentato:
  • in collegamento skype, Diablo, cantante dei Sikitikis, che si esibiranno venerdì 19 all’Init di Roma nell’ambito della rassegna Italian Job insieme ai Luminal, suonando il loro ultimo album, uscito nella primavera del 2010 e intitolato Dischi fuori moda (ringraziamo Ugo Mazzia per aver reso possibile l’intervista); 
  • Max Collini, voce degli Offlaga Disco Pax, collettivo (come amano definirsi) di musicisti della provincia di Reggio Emilia, che hanno recentemente pubblicato un EP contenente 6 loro brani, tratti dai due dischi finora pubblicati (Bachelite e Socialismo Tascabile), e suonati con strumenti particolari (di cui si è per l’appunto parlato), dal titolo Prototipo. Max ci ha anche introdotto il live di martedì 16 al Circolo degli Artisti;
  • ancora, Enzo Moretto degli A Toys Orchestra, ci ha raccontato il successo dell’ultimo lavoro, Midnight Talks, i progetti futuri della band, e ci ha presentato la serata di sabato 20 al Circolo degli Artisti (e grazie a Valentina della Locusta per l’aiuto)
  • per finire, Andrea, cantante de The Jacqueries, band di Roma che ha al suo attivo per ora soltanto l’EP “Child’s Play“, prodotto dalla 42 records, che è bastato a moltissimi addetti per pronosticare loro un ottimo avvenire, ci ha raccontato gli esordi e il lavoro sul primo disco, e dato qualche anticipazione sul concerto di sabato 20 al Mads di San Lorenzo;
  • sono stati poi presentati i Bikini the Cat, trio veronese che ha all’attivo un disco del 2005, “Cold Water, Hot Water, Very Hot Water“, che potete ascoltare e scaricare qui e un secondo, del 2008, dal titolo “Me, you and the superheroes“..
Tra le altre cose, si è quindi parlato di concerti a Roma nella settimana 15-21 novembre, Le luci della centrale elettrica, Iori’s Eyes (che saranno ospiti telefonici della trasmissione lunedì 22 novembre), The National, Brunori SAS, Amanda Palmer, I Ministri, Cold War Kids, Eva Mon Amour, The Vickers, e abbiamo ascoltato un estratto da Parole |Foto|sensibili di Donato Cutolo, primo video di una Trilogia, che diventerà in autunno ‘Cortometraggio’.
In conclusione, per l’angolo Amarcord, i Bluvertigo.

IndieCazioni n. 2 - The Runaways, il film


Non si scade nel più bieco femminismo affermando che anche nel rock esistono delle discriminazioni. Per esempio in quanti conoscono le Runaways? Ispiratrici di quel movimento detto Riot Girrrrl, queste ragazzine a metà degli anni ’75 e il ’79 (poco prima dell’esplosione del punk e dell’ascesa di Patty Smith) infiammano le platee di mezzo mondo con il loro hard rock femminile e grezzo. Non solo le groupies possono salire sui palchi. Indossare una chitarra insieme alla giarrettiera, oltre a essere più sexy e avvincente, risulta di gran lunga più stimolante e gratificante. Così le adolescenti Runaways (Joan Jett, Cherie Currie, Lita Ford, Sany West e Robin - età media 16 anni), capitanate dal lungimirante Kim Fowley, costruiscono un successo a suon di chitarre distorte e vestitini succinti, scalando le classifiche inglesi e americane, raggiungendo un veloce e alquanto effimero successo, che vedrà la pubblicazione di tre album: The Runaways (1976), Queen of Noise (1977)e Waitin’ for the Night (1977). Cui si aggiunge Live in Japan del ’77, disco che vale la pena raccattare.

Tutta questa premessa serve per dirvi che è uscito un film documentario su queste scapestrate in lingerie, intitolato The Runaways, diretto da Flora Sigismondi, che racconta le vicende di questa giovane rock band, anticipatrice di tante tendenze. Il film è carino, ma niente di che. Consiglio di vederlo perché ci sono elementi interessanti, soprattutto dal punto di vista biografico. 

Concluderei con questa frase di Joan Jett : “La rabbia per le donne nella musica, per me, era una questione di principio. Era originata dalla convinzione che una ragazza non potesse suonare la chitarra mentre a scuola sedevi accanto a ragazze che suonavano il violino e il violoncello, Beethoven e Bach. La rabbia nasceva dalla consapevolezza di non avere una possibilità, dal sentirsi dire di tacere e comportarti come una gentildonna. Nel momento in cui inizi a imporre queste idee di m***a, scoppia una guerra”. Altro che Girl Power..


La Panc

lunedì 15 novembre 2010

I Ministri @ Circolo degli Artisti 11-12 novembre

Due date per accogliere tutta la rabbia giovanile e la potenza de I Ministri. Due date, quelle dell’11 e 12 Novembre, in cui i Ministri hanno proposto una scaletta grondante sudore e carisma, ripassando per bene i loro pezzi migliori di Tempi Bui e Fuori all’adolescenziale (con le dovute eccezioni..) pubblico romano convenuto al Circolo per l’occasione. 

Dato che la sottoscritta (per motivi che non vi sto qui a spiegare!) ha assistito ad entrambe le esibizioni, mi concedo di fare delle distinzioni tra le due performance dicendovi che giovedì sono stati a dir poco incendiari; venerdì , come ogni sequel che si rispetti, sono stati coinvolgenti ma non paragonabili.  

Giovedì in molti hanno potuto assistere agli stage diving di Davide Autelitano durante la versione acustica de Il Bel Canto, o ai momenti di delirio in cui il nostro si gettava a pogare in mezzo alla gente come nel caso de Gli Alberi o nel finale di Abituarsi alla Fine. Momenti memorabili, aggiungerei. Non sono una patita di questa band, ma devo confessare che dal vivo sono pazzeschi. Imprevedibili, scatenati, esaltanti, questi quattro sanno bene come dominare la scena. Dall’inizio del concerto, scandito dalle note de Il Sole, per un’ora e passa hanno sudato e mobilitato la massa radunata nella sala del Circolo a loro piacimento, con uno spettacolo tirato come una molotov verso una vetrina, dal quale è difficile distogliere lo sguardo. Sarà che sono degli invasati impetuosi, sarà che con quelle giacche si danno un certo tono, sarà che sono i primi a scatenarsi al suono della loro musica, il che denota che ci credono per davvero, ma a pochi concerti ho assistito a così tanta partecipazione. Gli alberi, Bevo, Tempi Bui, Diritto al Tetto, La Piazza, sfrecciano tra le orecchie dei presenti come schegge impazzite e tutti fanno gesti di approvazione verso di loro, che sono i “ministri”, leader indiscussi della serata. Si levano cori su Il Bel Canto e tutti sanno i loro pezzi a memoria. Due dita nel Cuore, Noi fuori, procedono spediti e sicuri di sé, sebbene sui pezzi del nuovo lavoro, soprattutto quelli più elettronici si vedono facce un po’ perplesse e l’enfasi in certi momenti scende. Tuttavia hanno giocato bene le loro carte, usando le hit nei momenti opportuni per alzare lo share. Direi che è andato tutto bene, e che fare le rock star piace davvero a tutti.

LaPanc


P.s. Un saluto speciale a quell’uomo che ci ha permesso la visione occulta del concerto.

sabato 13 novembre 2010

ANTEPRIMA Sesta Puntata

 Lunedì 15, nel corso della trasmissione, intervisteremo Andrea, cantante de The Jacqueries, quartetto indierock romano di grande prospettiva (a nostro modesto parere).



Questi i contatti della band: blog ; myspace ; pagina facebook The Jacqueries.

E per chi volesse studiare e arrivare preparato alla lezione,

venerdì 12 novembre 2010

Sesta puntata de Gli IndiePatici!

Nella sesta puntata de Gli IndiePatici,
in onda Lunedì 15 novembre alle 19:

interviste a:
  • Offlaga disco pax
  • A toys orchestra
  • Sikitikis

musica indipendente:
  • The Jacqueries (con intervista)
  • Bikini The Cat

nuove uscite discografiche:
  • Iori's Eyes
  • Offlaga Disco Pax (riarrangiamenti)
concerti a Roma nella settimana 15-21 novembre: in regalo un biglietto per un concerto a sorpresa!


COME SEMPRE, SU 



una piccola anticipazione della puntata...

mercoledì 10 novembre 2010

Quinta puntata: 8 novembre

La playlist della quinta puntata:

[SIGLA] Luigi Tenco – Il tempo dei limoni
Olafur Arnalds – Raein
Iosonouncane – Torino pausa pranzo
Crimen – cold winter song (sottofondo nel corso di tutta la puntata)
I Ministri – Una questione politica
Uochi Toki – Permettendomi artifici spontanei
Non voglio che clara – Il tuo carattere e il mio
I quartieri – Confessioni di un artista di merda
The Vickers – The only one
Crystal Castle – Not in love
Eva Mon Amour – Dimmi chi ti sposi
Virginiana Miller – Il cruciverba
Florence + The Machine – The Dog days are over
I ministri – Noi fuori
Annuals – Springtime
C.S.I. – And The Radio Plays

In questa puntata i conduttori Banale e TenderBranson hanno presentato:
  • al telefono dalla sua piscina comunale preferita di Milano, Federico Dragogna, chitarrista de I Ministri, gruppo rock che si esibirà giovedì 11 e venerdì 12 al Circolo degli Artisti di Roma, arrivati al numero 15 della classifica degli album più venduti in Italia a meno di un mese dall’uscita di Fuori, terzo LP della loro carriera (ringraziamo Daniela della Saphary Deluxe per averci messo in contatto con Federico); 
  • Corrado, chitarrista degli Eva Mon Amour, gruppo indierock che ha recentemente ristampato il secondo disco, La doccia non è gratis, uscito nell’ottobre del 2009, e che sabato 13 alla Locanda Atlantide presenterà anche dei pezzi inediti;
  • infine, Federico dei The Vickers ci ha raccontato come procede il lavoro per la registrazione del nuovo album e ci ha presentato la serata di venerdì 12 al Mads, secondo appuntamento stagionale con la rassegna La Tua Fottuta Musica Alternativa (e grazie ancora agli organizzatori);
  • sono stati poi presentati altri due gruppi emergenti di ottimo valore: i Crimen, trio post-rock romano che ha pubblicato a luglio l’EP “Lies“, che apriranno il concerto dei Cave al Sinister Noise mercoledì 10 novembre; I Quartieri, altro trio romano, esponenti di quello che potremmo chiamare cantautorato moderno, che hanno recentemente pubblicato il loro primo EP, “Nebulose“, per la 42 records..
Tra le altre cose, si è quindi parlato di concerti a Roma nella settimana 8-14 novembre, Olafur Arnalds, Iosonouncane (che sarà ospite telefonico della trasmissione lunedì 22 novembre), Uochi Toki, Non voglio che Clara, Florence & The Machine (in classifica negli USA con il singolo Dog days are over, grandissimo successo nel Regno Unito nell’estate 2009), Virginiana Miller, Crystal Castle e Robert Smith e abbiamo ascoltato un estratto da Mi raccomando tutti vestiti bene di David Sedaris, romanziere contemporaneo americano, edito in Italia da Mondadori.
In conclusione, per l’angolo Amarcord, i CSI.

lunedì 8 novembre 2010

Quinta puntata de Gli IndiePatici!!!

Nella quinta puntata de Gli IndiePatici,
in onda Lunedì 8 novembre alle 19:

interviste a:
  • I Ministri
  • Eva Mon Amour
  • The Vickers
  • Crimen

musica indipendente:
  • Virginiana Miller
  • I Quartieri

nuove uscite discografiche:
  • Non voglio che Clara
  • Uochi Toki

concerti a Roma nella settimana 8-14 novembre: in regalo un biglietto per la seconda serata de La Tua Fottuta Musica Alternativa al Mads di San Lorenzo!


COME SEMPRE, SU 



una piccola anticipazione della puntata...

venerdì 5 novembre 2010

IndieCazioni n. 1 - La leva cantautorale degli anni Zero

Il Festival di Sanremo ci ha sempre lasciati un po’ interdetti, non è una novità. Rinomato per il fatto di essere una rassegna noiosa e per suo gusto kitsch, ho sempre ritenuto che la sua più grossa pecca derivi dal fatto di non svolgere al meglio il suo ruolo di Festival della canzone italiana, dato che viene riportato solo un certo tipo di musica italiana pop (eccetto rare eccezioni) particolarmente melensa, virtuosa e poco fantasiosa. Un epopea che dai tempi dei tempi si perpetua, partendo da Gianni Morandi, arrivando fino alle mostruose creature che provengono dai programmi di Maria de Filippi. Niente di male se apprezzate il misfatto, ognuno è libero di farsi male come meglio crede, tuttavia, se ascoltare i Subsonica al Festival pensate che possa rendere l’idea della scena indipendente italiana, direi che sottovalutate tale scena, e parecchio. Ma se nelle alte sfere televisive nessuno si preoccupa di dare una svecchiata al repertorio ed offrire qualche stimolo in più a costo di rimetterci in termini di share, a fare lo sporco lavoro ci pensa qualcuno più in basso.

Parliamo di Club Tenco e Mei  che per farvi capire che in Italia di cantautori non ci sono solo Guccini, la Mannoia e De Gregori,  hanno realizzato una doppia compilation comprendente moltissimi dei nuovi cantautori della scena italiana con lo scopo di rappresentare, se non altro, un valido campionario delle diverse scene presenti nel nostro Paese. Questi i nomi presenti: Amor Fou, Andhira, Beatrice Antolini, Banda Elastica Pellizza, Bastian Contrario, Giovanni Block, Brunori Sas, Roberta Carrieri, Matteo Castellano, Cordepazze, Giorgia Del Mese, Denise, Dente, Roberta Di Lorenzo, Farabrutto, Giancarlo Frigieri, Dino Fumaretto, Giua, Ettore Giuradei, Granturismo, Alessandro Orlando Graziano, Simona Gretchen, Jang Senato, Samuel Katarro, Patrizia Laquidara, Alessio Lega, Maler, Mannarino, Mariposa, Erica Mou, Nobraino, Petrina, Piji, Giuseppe Righini, Paolo Simoni, Zibba.

Il doppio cd, che uscirà il prossimo martedì 9 novembre, in questi giorni viene presentato su Radio2 durante la trasmissione Moby Dick in onda dalle 21. Partner del progetto sono la stessa Radio2, Rockol.it e Raiser.

La panc

p.s. è possibile ascoltare l'intera compilation a questo link