lunedì 29 novembre 2010

UN BIGLIETTO OMAGGIO PER I CLINIC!!!

Questa settimana vi regaliamo UN BIGLIETTO per il concerto dei CLINIC (mercoledì I dicembre all'Init, via della stazione tuscolana, Roma)!!!

per vincerlo, dovrete scrivere a indiepatici@gmail.com indicando il vostro nome e cognome, ENTRO DOMANI ALLE 22, e rispondere a questa domanda:

Qual è il mezzo di trasporto utilizzato dal Dottor House nella famosa fiction?

a proposito di clinic...

(ringraziamo ANTYPOP)

Ottava puntata de Gli IndiePatici!

Nell'ottava puntata de Gli IndiePatici,
in onda Lunedì 29 novembre alle 19:

interviste a:
  • Emidio Clementi (MASSIMO VOLUME)
  • Michele Bitossi (NUMERO 6)
  • Albedo

musica indipendente:
  • Albedo
  • Hank!

nuove uscite discografiche:
  • Cut
  • Father Murphy
concerti a Roma nella settimana 29novembre-5dicembre: in regalo un biglietto per un concerto a sorpresa!


COME SEMPRE, SU 



una piccola anticipazione della puntata...

sabato 27 novembre 2010

SPIN OFF n. 1 : IOSONOUNCANE

Per questa prima puntata di SPIN OFF è con noi Jacopo Incani, in arte IOSONOUNCANE.  
Se per una recensione del suo primo LP, La Macarena su Roma (pubblicato dalla Trovarobato), vi rinviamo al blog di Notizie sullo stato della musica, per presentarlo usiamo le parole che si leggono sul suo myspace: "Sardo, nato nel 1983, residente a Bologna. Usa voci vocine vocione vociacce campioni loop percussioni elettroniche chitarra acustica elettronica a basso costo. Immediatamente alla sua sinistra siedono Giorgio Gaber Lucio Dalla Fabrizio De Andrè. Immediatamente alla suadestra Syd Barrett i Pere Ubu i Black Dice. Tutti assunti nello stesso callcenter. I suoi concerti sono comizi. Violenti, satirici, polemici. E basta."

A voi l'intervista, per metà ripresa dalla settima puntata de Gli IndiePatici (per chi volesse, la potete ascoltare in versione integrale a partire dal minuto 101 del podcast), per metà frutto di successive conversazioni - da qui il nome di Spin Off, di questa rubrica).

IndiePatici: 35 mq, call center, non si marcia ma si balla la macarena su Roma, i testi sono strazianti, mi ricordi un po' l'incomunicabilità di Antonioni, il grottesco di Fellini, insomma il cinismo dei più grandi...riesci a fotografare la realtà in pochissimi minuti. Ma l'Italia è così impegnata a ballare che davvero non si accorge di nulla?
Jacopo: il problema dell'Italia è che si rende conto di tutto in realtà. Gli italiani sono un popolo di navigati contestatori e dissidenti, il punto è che oltre la contestazione e la dissidenza non si va (per ragioni che richiederebbero molto tempo e molte competenze specifiche). Io credo che gli italiani si rendano conto di tutto, e che siano molto più informati di quanto si creda, ma il problema sta da un'altra parte.

Parliamo dell'elettronica: il suo utilizzo rende un effetto di estraniazione che mi ha fatto pensare a Brecht. Mi chiedevo se anche tu cercassi di svegliare il tuo pubblico.
Io cerco di svegliare me stesso! Poi se chi ascolta si trova nella mia stessa condizione e si sente in un qualche modo svegliato sono contento, ma il bersaglio delle canzoni sono io, tant'è che le scrivo in prima persona anche quando dò parola a personaggi che fanno e mi fanno schifo, quali il narratore della title-track (La macarena di Roma, brano n. 11 dell'album, ndr), e inserisco considerazioni e riflessioni che mi capita di fare. Odio il gioco "buoni/cattivi", per me esiste solo una cultura egemone e un'altra cultura che subisce sudditanza.


venerdì 26 novembre 2010

INTERVISTA AI BUD SPENCER BLUES EXPLOSION

Cesare Petulicchio, batteria e seconda voce, la metà dei Bud Spencer Blues Explosion. 
Con noi al telefono in diretta lunedì 22 novembre, nel corso della settima puntata (per ascoltarla, seguite questo link). 

Questo è un po' di quello che ci siamo, ci ha, detto. 


Dal 2007, data della vostra formazione, sono successe un bel po’ di cose… (suonato in tutta Italia, calcato il palco del I Maggio più volte) ci racconti l’esperienza americana?  

Una figata pazzesca, nel senso che l’America è come nei film, il fumo esce dai tombini (scherza ndr) Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con un pubblico completamente diverso, più preparato musicalmente. Ci siamo confrontati con gruppi che hanno preso la musica come un mestiere da sempre, gente che ha conoscenza dello strumento e della musica. Questa è la cosa che più mi ha sorpreso degli Stati Uniti, la cultura enorme sia dal punto di vista del pubblico che dagli addetti ai lavori. Siamo stati a New York e a Seattle, due città molto diverse musicalmente. La prima è più raffinata anche nel rock mentre Seattle è più punk, un po’ com’era negli anni ’90, non sembra cambiata.  

La tempistica di lavoro con un’etichetta indipendente non vi ha fatto pressioni, non siete stati costretti a sfornare con cadenza ripetitiva, nonostante questo avete già idee per il prossimo lavoro?

Sì, stiamo già lavorando per un’esigenza prima di tutto nostra, perché dopo tanti concerti la nostra musica è cambiata. Il prossimo disco sarà più attinente al live, nel senso che sarà un disco di chitarra e batteria e basta. Dovremmo registrare nei prossimi mesi.
foto di Ilaria Magliocchetti Lombi


I Black Keys negli Stati Uniti riescono ad arrivare al numero 1 della Billboard, che spazio vedi per un blues elettrico in Italia?

Secondo me è qualcosa che va oltre il genere musicale, loro vengono considerati rock alternativo come i Kings Of Leòn, White Stripes. Credo che vada oltre il blues. Per quanto riguarda noi, veniamo inseriti sia in Festival Blues come il Trasimeno Blue Festival o di rock alternativo. Non è legato a un determinato mercato discografico. Il blues in Italia non lo seguo tantissimo, credo che sia molto di nicchia. E’ più un blues tipo Chicago, più moderno rispetto a quello a cui ci riferiamo a noi, del Mississipi.
Per l’appunto, in che cosa consiste la vostra rivisitazione del blues del Mississipi?

Prima di suonare coi Bud, conoscevo l’evoluzione del blues nell’hard rock, quel tipo di blues degli anni ’70 poi Adriano (voce e chitarra, ndr) mi ha passato un bel po’ di dischi legati proprio alla tradizione. Nell’improvvisazione, non pensi molto, suoni quello che ti viene in quel momento. Ad esempio i Black Keys si ispirano tantissimo al blues del Mississipi e lo fanno distorcendo estremamente la chitarra, con una batteria 4/4 dritto come nelle galere del delta.
Riguardo al live di sabato, in questa formazione un po’ atipica, con Saturnino e Bertallot: vi siete influenzati reciprocamente?
Veniamo da mondi diversi tutti e quattro, quindi è divertente suonare tutti insieme e sicuramente ogni esperienza musicale influenza. Prima suoneremo io e Adriano e poi insieme a loro ma non vi anticipo niente (ride, ndr).

giovedì 25 novembre 2010

Settima puntata: 22 novembre

La playlist della sesta puntata:

[SIGLA] Luigi Tenco – Il tempo dei limoni
Wild Nothing – Chinatown
The Pains of Being Pure at Heart – Heart in your heartbreak
Bud Spencer Bluex Explosion – Mi sento come se
Bud Spencer Bluex Explosion – Daft Punk is playing at my house
Numero 6 – Maledetta
Iori’s Eyes – Santa Sofia
Animal Collective – Summertime clothes
No Braino – Bifolco
Patrizia Laquidara – Mielata
The Jacqueries – Sleeping pills
The National – Mr November
Cake – Sick of you
Be Forest – NTR
Fine Before You Came – VIXI
Iosonouncane – Il corpo del reato
Mambassa – Canzone d’odio


Per ascoltare il podcast e scaricarlo, http://blog.fusoradio.net/2010/11/25/gli-indiepatici-puntata-vii/

In questa puntata i conduttori Banale e TenderBranson hanno presentato:
  • in collegamento telefonico, Cesare, batterista dei Bud Spencer Blues Explosion, che si esibiranno sabato 27 al Circolo degli Artisti di Roma in una formazione eccezionale comprendente oltre alla chitarra dell'altro membro originario Adriano Viterbini, il basso di Saturnino e la vena elettronica di Alessio Bertallot; 
  • Clod, voce e chitarra degli Iori’s Eyes, duo di giovani musicisti milanesi, che hanno recentemente pubblicato il loro secondo EP, contenente 4 brani, dal titolo Matter of Time, al telefono per raccontarci il cambio di sonorità rispetto all’esordio e le prospettive future (grazie alla Saphary Deluxe per l’aiuto);
  • ancora, in collegamento skype, Iosonouncane, artista sardo trapiantato a Bologna, che ha da poco pubblicato il primo Lp, La Macarena su Roma, davvero una delle migliori sorprese dell’anno, non soltanto a livello musicale; che ci ha risposto a una serie di curiosità ed ha quindi presentato la serata di mercoledì 24 al Fanfulla (e grazie alla sua etichetta, la Trovarobato, per l’aiuto);
  • sono stati poi presentati i Be Forest, trio pesarese che ha da poco pubblicato un sorprendente EP, dal titolo “Demo“, che potete ascoltare e scaricare qui 
 
Tra le altre cose, si è quindi parlato di concerti a Roma nella settimana 22-28 novembre, Wild Nothing, The Pains of Being Pure at Heart, The National (e il loro concerto del 16 novembre all’Alcatraz, recensito da Banale qui), Numero 6, No Braino, Animal Collective, Cake, The Jacqueries, Fine Before You Came, e abbiamo ascoltato un estratto da Match Point di Woody Allen.
In conclusione, per l’angolo Amarcord, i Mambassa.

mercoledì 24 novembre 2010

The National @ Alcatraz (Milano) 16 novembre

Qualche ora prima del concerto sono sospesa nel cielo, partita in solitaria alla volta di Milano. L’annuncio di una turbolenza non mi sposta nemmeno un capello. Fuori le nuvole danzano leggere, piene di grazia, ammaestrate dal vento: pura bellezza nel disastro.

Quando sei in alto e tutto è più piccolo ti allontani da ogni cosa: una lezione zen su come educare la mente negli attimi di piena.


Phosphorescent in apertura e un Alcatraz visibilmente pieno e composto in attesa dei National. Arrivano e mi trovano pronta sotto il palco. Sono così vicino da percepire ogni mossa, ogni gesto, ogni minuscola espressione. Vestito di nero, barba incolta, timbrica baritonale che non fa una piega dal vivo e non mi delude nemmeno un po’. Si inizia con Runaway e Anyone’s Ghost dall’ultimo lavoro “High Violet”, si prosegue con Mistaken For Strangers da “Boxer” e la scaletta inizia a condensarsi in salti temporali di album in album. I suoi gesti nervosi mi ricordano Ian Curtis ma senza l’epilessia, solo timidezza e vino bianco. L’aria stralunata di un: “davvero ho riempito questo posto?” e l’osservare la band in distanze di angolazioni diverse come a dire – ok, voglio tenervi bene a mente. Voglio portarvi a casa per vedere se il giorno dopo siete esistiti davvero.


Mi piace vedere la gente perplessa quando Berninger – dalle ballate in mi minore – gli urla addosso, tirando fuori pezzi come Abel. La sezione ritmica sostiene Matt, i fiati impreziosiscono e rendono raffinate le liriche spaccacuore. Mr. November agita la folla e Terrible Love la accarezza e proprio quando tutti sono più tranquilli Matt si lancia sulle teste e dalla prima fila non lo vedo più. Il filo del microfono si allontana metro dopo metro e il mio cantante rockincazzatopop sparisce mentre fuori piove.

Esco dall’Alcatraz, cammino verso l’albergo e mi rendo conto di essere di nuovo sospesa nel cielo. Senza turbolenza. 


BanAle


lunedì 22 novembre 2010

Anteprima podcast settima puntata!

Li abbiamo presentati oggi in trasmissione, ma per i più attenti e anche per chi se li fosse persi ci sentiamo di insistere anche tramite blog e rilanciare.

Stiamo parlando dei BE FOREST, un gruppo di Pesaro che finora ha rilasciato soltanto un EP e l'ha chiamato Demo (mentre sembra più un mini-album). Ci piacciono perché sono tre, e fanno rumore per 10. Ci piacciono perché c'è solo un maschietto nel gruppo, e viva le ragazze rock. Ci piacciono perché sono un po' anni 80, un po' new wave, un po' post rock, un po' shoegaze, e sicuramente faranno storcere la bocca a tutti i puristi di ognuna di queste scene.

E sembra piacciano anche ad altri.

Tipo Alessandro Baronciani di Rockit - vedi recensione.

E tipo i ragazzi di Breakfast Jumpers, che a questo link ci e vi regalano il download gratuito dell'EP.

WILD NOTHING @ CIRCOLO DEGLI ARTISTI: un biglietto in omaggio!

In occasione del live di questa sera, lunedì 22 novembre, al Circolo degli Artisti, vi regaliamo un biglietto per i WILD NOTHING!

Ringraziando Grinding Halt Concerti, veniamo al modo in cui vincere il biglietto:

raccontateci almeno un episodio di rock selvaggio a cui avete assistito, messo in scena dalla band che si stava esibendo. Estrarremo un vincitore tra chi ci scriverà nei commenti a questo post, perciò ci serviranno anche il vostro nome e cognome.
Il vincitore sarà proclamato durante la trasmissione di questa sera, tra le 19 e le 21, su Fusoradio.

e se per caso non li conosceste, parliamo di loro:

Settima puntata de Gli IndiePatici!

Nella settima puntata de Gli IndiePatici,
in onda Lunedì 22 novembre alle 19:

interviste a:
  • Bud Spencer Blues Explosion
  • Iori's Eyes
  • Iosonouncane

musica indipendente:
  • Be Forest
  • The Jacqueries

nuove uscite discografiche:
  • Numero 6
concerti a Roma nella settimana 22-28 novembre: in regalo un biglietto per un concerto a sorpresa!


COME SEMPRE, SU 



una piccola anticipazione della puntata...(purtroppo non potremo passarla per motivi di tempo, ma vi consigliamo di ascoltare questa perla)

giovedì 18 novembre 2010

Sesta puntata: 15 novembre

La playlist della sesta puntata:

[SIGLA] Luigi Tenco – Il tempo dei limoni
Le luci della centrale elettrica – Quando tornerai dall’estero
The National – Bloodbuzz Ohio
Sikitikis – Tu sei muta, io sono sordo
The Jacqueries – Kitsch
Offlaga Disco Pax – Onomastica (da Prototipo EP)
Bikini the Cat – Bye bye Baby
A Toys Orchestra – Frankie Pyroman
Amanda Palmer – Idioteque
I Ministri – La petroliera
Iori’s Eyes – Matter of time
Cold War Kids – Louder than ever
Bluvertigo – Oggi hai parlato troppo


In questa puntata i conduttori Banale e TenderBranson hanno presentato:
  • in collegamento skype, Diablo, cantante dei Sikitikis, che si esibiranno venerdì 19 all’Init di Roma nell’ambito della rassegna Italian Job insieme ai Luminal, suonando il loro ultimo album, uscito nella primavera del 2010 e intitolato Dischi fuori moda (ringraziamo Ugo Mazzia per aver reso possibile l’intervista); 
  • Max Collini, voce degli Offlaga Disco Pax, collettivo (come amano definirsi) di musicisti della provincia di Reggio Emilia, che hanno recentemente pubblicato un EP contenente 6 loro brani, tratti dai due dischi finora pubblicati (Bachelite e Socialismo Tascabile), e suonati con strumenti particolari (di cui si è per l’appunto parlato), dal titolo Prototipo. Max ci ha anche introdotto il live di martedì 16 al Circolo degli Artisti;
  • ancora, Enzo Moretto degli A Toys Orchestra, ci ha raccontato il successo dell’ultimo lavoro, Midnight Talks, i progetti futuri della band, e ci ha presentato la serata di sabato 20 al Circolo degli Artisti (e grazie a Valentina della Locusta per l’aiuto)
  • per finire, Andrea, cantante de The Jacqueries, band di Roma che ha al suo attivo per ora soltanto l’EP “Child’s Play“, prodotto dalla 42 records, che è bastato a moltissimi addetti per pronosticare loro un ottimo avvenire, ci ha raccontato gli esordi e il lavoro sul primo disco, e dato qualche anticipazione sul concerto di sabato 20 al Mads di San Lorenzo;
  • sono stati poi presentati i Bikini the Cat, trio veronese che ha all’attivo un disco del 2005, “Cold Water, Hot Water, Very Hot Water“, che potete ascoltare e scaricare qui e un secondo, del 2008, dal titolo “Me, you and the superheroes“..
Tra le altre cose, si è quindi parlato di concerti a Roma nella settimana 15-21 novembre, Le luci della centrale elettrica, Iori’s Eyes (che saranno ospiti telefonici della trasmissione lunedì 22 novembre), The National, Brunori SAS, Amanda Palmer, I Ministri, Cold War Kids, Eva Mon Amour, The Vickers, e abbiamo ascoltato un estratto da Parole |Foto|sensibili di Donato Cutolo, primo video di una Trilogia, che diventerà in autunno ‘Cortometraggio’.
In conclusione, per l’angolo Amarcord, i Bluvertigo.

IndieCazioni n. 2 - The Runaways, il film


Non si scade nel più bieco femminismo affermando che anche nel rock esistono delle discriminazioni. Per esempio in quanti conoscono le Runaways? Ispiratrici di quel movimento detto Riot Girrrrl, queste ragazzine a metà degli anni ’75 e il ’79 (poco prima dell’esplosione del punk e dell’ascesa di Patty Smith) infiammano le platee di mezzo mondo con il loro hard rock femminile e grezzo. Non solo le groupies possono salire sui palchi. Indossare una chitarra insieme alla giarrettiera, oltre a essere più sexy e avvincente, risulta di gran lunga più stimolante e gratificante. Così le adolescenti Runaways (Joan Jett, Cherie Currie, Lita Ford, Sany West e Robin - età media 16 anni), capitanate dal lungimirante Kim Fowley, costruiscono un successo a suon di chitarre distorte e vestitini succinti, scalando le classifiche inglesi e americane, raggiungendo un veloce e alquanto effimero successo, che vedrà la pubblicazione di tre album: The Runaways (1976), Queen of Noise (1977)e Waitin’ for the Night (1977). Cui si aggiunge Live in Japan del ’77, disco che vale la pena raccattare.

Tutta questa premessa serve per dirvi che è uscito un film documentario su queste scapestrate in lingerie, intitolato The Runaways, diretto da Flora Sigismondi, che racconta le vicende di questa giovane rock band, anticipatrice di tante tendenze. Il film è carino, ma niente di che. Consiglio di vederlo perché ci sono elementi interessanti, soprattutto dal punto di vista biografico. 

Concluderei con questa frase di Joan Jett : “La rabbia per le donne nella musica, per me, era una questione di principio. Era originata dalla convinzione che una ragazza non potesse suonare la chitarra mentre a scuola sedevi accanto a ragazze che suonavano il violino e il violoncello, Beethoven e Bach. La rabbia nasceva dalla consapevolezza di non avere una possibilità, dal sentirsi dire di tacere e comportarti come una gentildonna. Nel momento in cui inizi a imporre queste idee di m***a, scoppia una guerra”. Altro che Girl Power..


La Panc

lunedì 15 novembre 2010

I Ministri @ Circolo degli Artisti 11-12 novembre

Due date per accogliere tutta la rabbia giovanile e la potenza de I Ministri. Due date, quelle dell’11 e 12 Novembre, in cui i Ministri hanno proposto una scaletta grondante sudore e carisma, ripassando per bene i loro pezzi migliori di Tempi Bui e Fuori all’adolescenziale (con le dovute eccezioni..) pubblico romano convenuto al Circolo per l’occasione. 

Dato che la sottoscritta (per motivi che non vi sto qui a spiegare!) ha assistito ad entrambe le esibizioni, mi concedo di fare delle distinzioni tra le due performance dicendovi che giovedì sono stati a dir poco incendiari; venerdì , come ogni sequel che si rispetti, sono stati coinvolgenti ma non paragonabili.  

Giovedì in molti hanno potuto assistere agli stage diving di Davide Autelitano durante la versione acustica de Il Bel Canto, o ai momenti di delirio in cui il nostro si gettava a pogare in mezzo alla gente come nel caso de Gli Alberi o nel finale di Abituarsi alla Fine. Momenti memorabili, aggiungerei. Non sono una patita di questa band, ma devo confessare che dal vivo sono pazzeschi. Imprevedibili, scatenati, esaltanti, questi quattro sanno bene come dominare la scena. Dall’inizio del concerto, scandito dalle note de Il Sole, per un’ora e passa hanno sudato e mobilitato la massa radunata nella sala del Circolo a loro piacimento, con uno spettacolo tirato come una molotov verso una vetrina, dal quale è difficile distogliere lo sguardo. Sarà che sono degli invasati impetuosi, sarà che con quelle giacche si danno un certo tono, sarà che sono i primi a scatenarsi al suono della loro musica, il che denota che ci credono per davvero, ma a pochi concerti ho assistito a così tanta partecipazione. Gli alberi, Bevo, Tempi Bui, Diritto al Tetto, La Piazza, sfrecciano tra le orecchie dei presenti come schegge impazzite e tutti fanno gesti di approvazione verso di loro, che sono i “ministri”, leader indiscussi della serata. Si levano cori su Il Bel Canto e tutti sanno i loro pezzi a memoria. Due dita nel Cuore, Noi fuori, procedono spediti e sicuri di sé, sebbene sui pezzi del nuovo lavoro, soprattutto quelli più elettronici si vedono facce un po’ perplesse e l’enfasi in certi momenti scende. Tuttavia hanno giocato bene le loro carte, usando le hit nei momenti opportuni per alzare lo share. Direi che è andato tutto bene, e che fare le rock star piace davvero a tutti.

LaPanc


P.s. Un saluto speciale a quell’uomo che ci ha permesso la visione occulta del concerto.

sabato 13 novembre 2010

ANTEPRIMA Sesta Puntata

 Lunedì 15, nel corso della trasmissione, intervisteremo Andrea, cantante de The Jacqueries, quartetto indierock romano di grande prospettiva (a nostro modesto parere).



Questi i contatti della band: blog ; myspace ; pagina facebook The Jacqueries.

E per chi volesse studiare e arrivare preparato alla lezione,

venerdì 12 novembre 2010

Sesta puntata de Gli IndiePatici!

Nella sesta puntata de Gli IndiePatici,
in onda Lunedì 15 novembre alle 19:

interviste a:
  • Offlaga disco pax
  • A toys orchestra
  • Sikitikis

musica indipendente:
  • The Jacqueries (con intervista)
  • Bikini The Cat

nuove uscite discografiche:
  • Iori's Eyes
  • Offlaga Disco Pax (riarrangiamenti)
concerti a Roma nella settimana 15-21 novembre: in regalo un biglietto per un concerto a sorpresa!


COME SEMPRE, SU 



una piccola anticipazione della puntata...

mercoledì 10 novembre 2010

Quinta puntata: 8 novembre

La playlist della quinta puntata:

[SIGLA] Luigi Tenco – Il tempo dei limoni
Olafur Arnalds – Raein
Iosonouncane – Torino pausa pranzo
Crimen – cold winter song (sottofondo nel corso di tutta la puntata)
I Ministri – Una questione politica
Uochi Toki – Permettendomi artifici spontanei
Non voglio che clara – Il tuo carattere e il mio
I quartieri – Confessioni di un artista di merda
The Vickers – The only one
Crystal Castle – Not in love
Eva Mon Amour – Dimmi chi ti sposi
Virginiana Miller – Il cruciverba
Florence + The Machine – The Dog days are over
I ministri – Noi fuori
Annuals – Springtime
C.S.I. – And The Radio Plays

In questa puntata i conduttori Banale e TenderBranson hanno presentato:
  • al telefono dalla sua piscina comunale preferita di Milano, Federico Dragogna, chitarrista de I Ministri, gruppo rock che si esibirà giovedì 11 e venerdì 12 al Circolo degli Artisti di Roma, arrivati al numero 15 della classifica degli album più venduti in Italia a meno di un mese dall’uscita di Fuori, terzo LP della loro carriera (ringraziamo Daniela della Saphary Deluxe per averci messo in contatto con Federico); 
  • Corrado, chitarrista degli Eva Mon Amour, gruppo indierock che ha recentemente ristampato il secondo disco, La doccia non è gratis, uscito nell’ottobre del 2009, e che sabato 13 alla Locanda Atlantide presenterà anche dei pezzi inediti;
  • infine, Federico dei The Vickers ci ha raccontato come procede il lavoro per la registrazione del nuovo album e ci ha presentato la serata di venerdì 12 al Mads, secondo appuntamento stagionale con la rassegna La Tua Fottuta Musica Alternativa (e grazie ancora agli organizzatori);
  • sono stati poi presentati altri due gruppi emergenti di ottimo valore: i Crimen, trio post-rock romano che ha pubblicato a luglio l’EP “Lies“, che apriranno il concerto dei Cave al Sinister Noise mercoledì 10 novembre; I Quartieri, altro trio romano, esponenti di quello che potremmo chiamare cantautorato moderno, che hanno recentemente pubblicato il loro primo EP, “Nebulose“, per la 42 records..
Tra le altre cose, si è quindi parlato di concerti a Roma nella settimana 8-14 novembre, Olafur Arnalds, Iosonouncane (che sarà ospite telefonico della trasmissione lunedì 22 novembre), Uochi Toki, Non voglio che Clara, Florence & The Machine (in classifica negli USA con il singolo Dog days are over, grandissimo successo nel Regno Unito nell’estate 2009), Virginiana Miller, Crystal Castle e Robert Smith e abbiamo ascoltato un estratto da Mi raccomando tutti vestiti bene di David Sedaris, romanziere contemporaneo americano, edito in Italia da Mondadori.
In conclusione, per l’angolo Amarcord, i CSI.

lunedì 8 novembre 2010

Quinta puntata de Gli IndiePatici!!!

Nella quinta puntata de Gli IndiePatici,
in onda Lunedì 8 novembre alle 19:

interviste a:
  • I Ministri
  • Eva Mon Amour
  • The Vickers
  • Crimen

musica indipendente:
  • Virginiana Miller
  • I Quartieri

nuove uscite discografiche:
  • Non voglio che Clara
  • Uochi Toki

concerti a Roma nella settimana 8-14 novembre: in regalo un biglietto per la seconda serata de La Tua Fottuta Musica Alternativa al Mads di San Lorenzo!


COME SEMPRE, SU 



una piccola anticipazione della puntata...

venerdì 5 novembre 2010

IndieCazioni n. 1 - La leva cantautorale degli anni Zero

Il Festival di Sanremo ci ha sempre lasciati un po’ interdetti, non è una novità. Rinomato per il fatto di essere una rassegna noiosa e per suo gusto kitsch, ho sempre ritenuto che la sua più grossa pecca derivi dal fatto di non svolgere al meglio il suo ruolo di Festival della canzone italiana, dato che viene riportato solo un certo tipo di musica italiana pop (eccetto rare eccezioni) particolarmente melensa, virtuosa e poco fantasiosa. Un epopea che dai tempi dei tempi si perpetua, partendo da Gianni Morandi, arrivando fino alle mostruose creature che provengono dai programmi di Maria de Filippi. Niente di male se apprezzate il misfatto, ognuno è libero di farsi male come meglio crede, tuttavia, se ascoltare i Subsonica al Festival pensate che possa rendere l’idea della scena indipendente italiana, direi che sottovalutate tale scena, e parecchio. Ma se nelle alte sfere televisive nessuno si preoccupa di dare una svecchiata al repertorio ed offrire qualche stimolo in più a costo di rimetterci in termini di share, a fare lo sporco lavoro ci pensa qualcuno più in basso.

Parliamo di Club Tenco e Mei  che per farvi capire che in Italia di cantautori non ci sono solo Guccini, la Mannoia e De Gregori,  hanno realizzato una doppia compilation comprendente moltissimi dei nuovi cantautori della scena italiana con lo scopo di rappresentare, se non altro, un valido campionario delle diverse scene presenti nel nostro Paese. Questi i nomi presenti: Amor Fou, Andhira, Beatrice Antolini, Banda Elastica Pellizza, Bastian Contrario, Giovanni Block, Brunori Sas, Roberta Carrieri, Matteo Castellano, Cordepazze, Giorgia Del Mese, Denise, Dente, Roberta Di Lorenzo, Farabrutto, Giancarlo Frigieri, Dino Fumaretto, Giua, Ettore Giuradei, Granturismo, Alessandro Orlando Graziano, Simona Gretchen, Jang Senato, Samuel Katarro, Patrizia Laquidara, Alessio Lega, Maler, Mannarino, Mariposa, Erica Mou, Nobraino, Petrina, Piji, Giuseppe Righini, Paolo Simoni, Zibba.

Il doppio cd, che uscirà il prossimo martedì 9 novembre, in questi giorni viene presentato su Radio2 durante la trasmissione Moby Dick in onda dalle 21. Partner del progetto sono la stessa Radio2, Rockol.it e Raiser.

La panc

p.s. è possibile ascoltare l'intera compilation a questo link

giovedì 4 novembre 2010

Quarta puntata: I novembre

La playlist della quarta puntata:

[SIGLA] Luigi Tenco – Il tempo dei limoni
Four Tet – Angel Echoes

Black Box Revelation – Sleep while moving
Movie Star Junkies – Tongues of Fire
Pontiak – This is Living
Tommaso Lostia – Il freddo è uno stato mentale
Il Pan Del Diavolo – Pertanto
Sad Side Project – Alex
Indie Boys Are For Hot Girl – Dance And Sweat
Rino Gaetano – L’operaio della Fiat
Appaloosa – Savana
The Drums – Forever and ever amen
Ostkreuz Belvedere – Salerno
Phoenix – Lisztomania
Madame Lingerie – Disco inverno
Madreperla – Che cosa sono le nuvole
Afterhours – Sui giovani d’oggi ci scatarro su

In questa puntata i conduttori Banale e TenderBranson hanno presentato:
  • Il Pan del Diavolo, duo palermitano che si esibirà venerdì 5 novembre all’Init di Roma, grande rivelazione dell’anno 2010 con il loro blues rock;
  • gli Appaloosa, gruppo rock strumentale ormai sulla scena da quasi 10 anni (il primo EP è datato 2003), che hanno parlato del live di domenica 7 novembre al Sinister Noise, durante il quale suoneranno tra le altre cose l’ultimo disco, Savana;
  • al telefono, Gianluca dei Sad Side Project, che già avevamo ospitato nel corso della scorsa stagione al FusoLab, ci ha raccontato l’emozione di aprire al Circolo degli Artisti, martedì 2 novembre, il concerto dei Pontiak;
  • da Salerno, gli Ostkreuz Belvedere, alla loro prima intervista, ci hanno regalato qualche anticipazione sul loro live di sabato 6 novembre, proprio al FusoLab di via Giorgio Pitacco 29, Roma (ad entrata gratuita!);
  • La recensione del live del 29 ottobre dei Madame Lingerie, che all’Init ci hanno fatto muovere e favorevolmente impressionato col loro “D’amore, soldi e vendetta“;
  • sono stati poi presentati altri tre gruppi emergenti di ottimo valore (oltre ai già citati Sad Side Project e agli Ostkreuz): i Black Box Revelation, duo blues rock che ha stupito gli addetti ai lavori col disco di debutto “Set your head on fire“; i Movie Star Junkies, gruppo di Torino, di cui ci è rimasta impressa l’esibizione al Mi Ami dello scorso giugno 2010, nel corso della quale hanno dimostrato grandi doti musicali e di spettacolo; nel corso del 2010 hanno pubblicato “A poison tree“; gli Indie Boys Are For Hot Girls, gruppo indierock romano che ha esordito nel 2009 con l’EP “Cheat_Lie_Steal”.
Tra le altre cose, si è quindi parlato di concerti a Roma nella settimana I-7 novembre, Four Tet, Pontiak, Tommaso Lostia & One Eyed Jack’s Band, The Drums, Phoenix (in classifica negli USA con il secondo singolo dall’album Wolfgang Amadeus Phoenix, vincitore del Grammy del 2009 per il rock alternativo), Rino Gaetano (che il 29 ottobre avrebbe compiuto 60 anni), e abbiamo ascoltato un estratto da Comizi d’amore di Pier Paolo Pasolini, ucciso il 2 novembre 1975 all’Idroscalo di Ostia, e a cui idealmente era dedicata la puntata.
In conclusione, per l’angolo Amarcord, gli Afterhours.

mercoledì 3 novembre 2010

Terza puntata: 25 ottobre


La playlist della terza puntata:
[SIGLA] Luigi Tenco – Il tempo dei limoni
Balmorhea – Night squall
The Strokes – I’ll try anything once (dalla colonna sonora di “Somewhere”)
The Charlatans – The only one I know
Ilenia Volpe – Madonne stellari
Ilenia Volpe – Direzioni diverse (cover)
Ilenia Volpe – Gli incubi di un tubetto di crema arancione
The National – Terrible Love
Fanfarlo – The walls are coming down
Good Morning Boy – Hit me by the water
Kobenhavn Store – Goodies
Madame Lingerie – Più niente
Tokyo Police Club – Breakneck speed
The Black Keys – Tighten up
Plastic Made Sofa – Charlie’s bondage club
Cornershop – Brimful of Asha


In questa puntata i conduttori Banale e TenderBranson hanno presentato:
  • ospite graditissima al Fusolab, Ilenia Volpe, in concerto Sabato 30 all’Asino che vola di Roma, ci ha cantato 3 pezzi live con la sua chitarra, tra cui “Madonne stellari”, testo di Banale riadattato per l’occasione;
  • I Madame Lingerie, gruppo romano che venerdì 29 ottobre presenterà il nuovo disco all’Init di Roma;
  • La recensione dei live del 22 ottobre, rispettivamente di Immanuel Casto (Circolo degli Artisti) e Vondelpark + Plastic Made Sofa (Mads), questi ultimi per la prima serata de “La tua fottuta musica alternativa” della stagione
  • Enfant, conduttore di Yo!Tube, trasmissione hip hop in onda su Fusoradio il giovedì alle 21, ci ha parlato delle collaborazioni tra artisti hip hop e rock, facendoci ascoltare un pezzo dei Corveleno feat. Velvet;
  • sono stati poi presentati due gruppi emergenti di ottimo valore: i Good morning boy, al secolo Marco Iacampo, cantautore italiano; e i Kobenhavn Store (42 Records), gruppo italiano passato attraverso il postrock e arrivato a un suono più elettronico, che in questo 2010 rilascerà ben tre EP: abbiamo ascoltato un estratto dal secondo, Low (gli altri si chiamano Hi e You – quest’ultimo ancora da pubblicare).
Tra le altre cose, si è quindi parlato di concerti a Roma nella settimana 25-31 ottobre, Balmorhea, The Strokes, The Charlatans, The National, The Black Keys (in classifica negli USA con il nuovo singolo, estratto dall’ultimo lavoro “Brothers“), Tokyo Police Club (con il recente “Champ“), Fanfarlo, Klimt 1918 e del libro di Pablo Tusset, Il meglio che possa capitare a una brioche.
In conclusione, per l’angolo Amarcord, i Cornershop.

lunedì 1 novembre 2010

ANTEPRIMA podcast Quarta Puntata

in attesa di lasciarvi la playlist e il link al podcast della quarta puntata, andata in onda stasera, vi segnaliamo il disco di Tommaso Lostia & One Eyed Jack's Band (di cui abbiamo parlato), liberamente scaricabile a questo link.

Il disco si chiama "Il freddo è uno stato mentale", e questa è la title-track:




Vi segnaliamo che il gruppo sarà in concerto Sabato 6 novembre allo Spazio Ebbro, a Roma, in via Filarete (zona Tor Pignattara).

Ligabue ha trovato un senso.

(...su vasco ci stiamo lavorando)

[tratto da Rolling Stone di ottobre - a sua volta tratto da Tutto Qui, autobiografia dei MassimoVolume]

i Massimo Volume li scegliemmo insieme io e Ligabue. 
Luciano mi telefonò una notte alle 3 e un quarto: "Vale, questi qua sono pazzeschi".
Valerio Soave mi chiamò una sera a casa: "Dai, venite, vi ospito". Alla fine riuscii a convincerli. 
Era appena uscito Cambio dei Negrita e parlavamo del video, prendendolo come esempio di quello che NON volevamo fare.
La prima impressione che ebbi di Valerio fu che di musica non ne capisse un cazzo. In curriculum aveva la presidenza del fan club di Ligabue.
Uno va in California e sente i Beach Boys. Noi invece mettevamo su i Massimo Volume.

Ecco, anche noi ascoltando le canzoni di Ligabue pensavamo che di musica non ne capisse un cazzo.
E invece toccherà ringraziarlo per qualcosa in fin dei conti.


Ah, questo era un pretesto per darvi una collezione di link utili sui MASSIMO VOLUME

e perché no l'ultimo video, FAUSTO.