martedì 7 giugno 2011

Intervista IndiePatica n. 5: LOVE THE UNICORN!

Interviste indiepatiche, ovvero: a cosa non si sottoporrebbero i gruppi italiani - e cosa non siamo disposti a inventarci noi - pur di farvi ascoltare una loro canzone!


E' il turno di un altro gruppo romano, i Love the Unicorn (i fratelli Marco ed Emiliano, Riccardo, Francesco, ci hanno chiesto di non rinchiuderli nel solito cliché dello strumento di competenza - forse perché ne manca uno, ndr).
Stiamo parlando di una band che ha appena dato alle stampe il primo EP, Back to 98, e di cui ancora si trova poco in giro per la rete. Beh, non ci faremo certo spaventare dal ruolo di apripista, pronti a farlo pesare al mondo intero al primo accenno di successo dei pop kids.



BACK TO 98
ovvero
Get up, kids!

E' vero, è solo un EP di tre brani, ma qualcosa lo dice.
Intanto sul coraggio: i LTU si tuffano negli anni 90  in un momento
in cui si fa a gara ad allontanarsene di più - sono vintage prima di tutti.
Che le chitarre sbarazzine di This Charming Girl fanno subito estate.
E che True love kills è un pezzo che sa un po' di tesina della maturità.
E poi c'è il cantato, che sembra sempre inseguire una melodia:
senza per questo stirare i versi oltre misura.
Una cosa a noi piace, sopra tutte: la sensazione di cura per il dettaglio.
Un umile consiglio: attenzione a non trasformarvi (e trasformarli)
nei primi della classe.
In conclusione: sui ragazzi noi ci scommettiamo.


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E QUESTA E' L'INTERVISTA INDIEPATICA N.5

1. Date due buoni motivi ai lettori per fare la fatica di cercare la vostra musica in rete e addirittura venire ad un vostro concerto.
Le canzoni sono divertenti e molto ballabili. consigliamo a tutti gli aspiranti dj indie di scaricarle e di metterle nelle loro serate, i dancefloor non si svuoteranno. Agli altri non ci sentiamo di dire molto, alla fine si è in continua ricerca di roba made in italy e noi purtroppo o per fortuna ci siamo dentro. Ascoltateci brutti bastardi!

2. Ci incuriosisce molto il nome della band. Quando l'avete scelto puntavate al mercato dark-emo?
L'origine del nome ha diverse leggende. La prima volta che ce l'hanno chiesto, abbiamo risposto che Emiliano un giorno ne aveva visto uno e se ne innamorò. Nessuno ci credette - solo io credo a mio fratello (parola di Marco, ndr). Un'altra possibile origine deriva dal fatto che Patrick Wolf (cantautore inglese) ne ha tatuato uno sul cuore...se ci verrà in mente qualche altra storia, cambieremo nuovamente versione.

3. Il vostro EP si chiama "Back to 98". Vi siete resi conto dei danni che ha procurato un decennio di indie-rock?
Gli anni novanta sono stati bellissimi a nostro avviso. Solo qualcuno di noi li ha vissuti pienamente purtroppo. Per quanto riguarda  "Back to 98" è la storia di un'amore che fa fatica a svilupparsi per il meglio. Colpevole di ciò è la nostra società. Viviamo in una società dove conta solo apparire, un decennio di indie rock probabilmente ha contribuito a trasformarla. Ora è tutto così confuso, non sappiamo chi siamo. E' difficile anche innamorarsi. Nel 98 era tutto più semplice, non dovevi fare nulla. Uscivano album fighi (vedi This is hardcore dei Pulp, The boy with the arab strap dei Belle&Sebastian, per non citare Beck, Air, anche Madonna volendo). In più il 1998 è stato un anno povero di eventi importantissimi. Ci si poteva concentrare benissimo sull'amore e vivere belle storie.

4. Tra i giovani è diffusa la convinzione che fare musica renda più attraenti. Diteci che almeno è servito a questo (potete anche leggerla in collegamento con la seconda).
Pur essendo quasi tutti fidanzati, non neghiamo che a volte ci piace fare i belli e maledetti sul palco, siamo diventati sicuramente più attraenti. Quando hai una band diventi più attraente, non è un banale clichè. Se vuoi rimorchiare basta suonare alle feste di fine anno nei licei. Noi abbiamo scelto un'altra strada: fare bei live, maturare sul palco, e convincersi di essere sempre più attraenti. Qualcosa di buono prima o poi verrà.


Non ci resta che segnalarvi un po' di link:

1) la pagina facebook ufficiale
2) la pagina soundcloud
3) il myspace
4) il video di una versione acustica di Back to 98

E iniziate a seguire questi ragazzi, se non li conoscevate!

3 commenti:

Valentina ha detto...

I migliori in assoluto u.u ;)

(la vostra fan n°1 u.u <3)

Pingolino ha detto...

Una band che vi può rapire il cuore! Se gli saranno date le giuste occasioni diventeranno un faro per il genere qui in Italia e se lo meriterebbero, se non altro, per il loro modo di approcciare all'impegno della musica e alla vita!
Una maturazione costante. Una cotinua crescita. L'estrema umiltà nel suonare con passione pezzi da un'originalità che manca alla maggior parte delle band di questo livello.
D'altronde "Love" ce lo hanno nel nome, quindi... vi faranno innamorare!

Gli IndiePatici ha detto...

solo per confermare che noi li abbiamo visti all'opera, avendoli fatti suonare. E nella recensione ci siamo permessi di parlare di cura perché ci ha colpito il modo di prepararsi al live. Speriamo se ne accorgano sempre più persone! ;)