mercoledì 15 giugno 2011

OH NO ITS POK: punk's not dead!?!?

Scoperti grazie ad un tweet di Righe Indie, gli Oh NO ITs POk ci hanno incuriosito per un paio di ragioni almeno. 

Intanto il fatto che sembrano recepire e far loro, allo stesso, tempo un'estetica anni '80 (alla Decibel, viene da dire - ma è evidente anche una certa affinità con i primi Bluvertigo), un'attitudine decisamente punk e una serie di riferimenti culturali che fanno pensare al Giappone odierno. E poi il coraggio di pubblicare un disco - Visitors NOT Visitors - molto lungo (13 pezzi), completamente autoprodotto e soprattutto apparentemente fuori tempo, fuori contesto, nella scena italiana.

E allora ci è venuto spontaneo chiedere un'intervista e cercare di capire chi siano questi ragazzi.





1) Visitors not visitors è il vostro primo LP, ma da quant'è che suonate insieme?
Visitors NOT Visitors è il punto di arrivo di un percorso iniziato a Londra nel 2007: nuove sonorità, culture differenti, l'Europa, il Giappone, l'America, i luoghi comuni, le atmosfere ricercate,... un anno dopo Ale Scanu (nella band Jimmy Pok) porta "Gimme 1 Jawbreaker", il primo lavoro marchiato come Oh NO ITs POk, su MTV (quando ancora la band di fatto non esisteva).
Dovrà passare un annetto per vedere l'ingresso ufficiale di Diego Giacalone (Billy Pok) ai synth seguito poi da Mario Rossi (Mario Pok) alla batteria. Con questa formazione ci siamo tolti parecchie soddisfazioni suonando nei più importanti club londinesi ed all'Heinekein Jammin' Festival nel 2010, fino alla produzione di Visitors NOT Visitors.


2) Nella vostra estetica abbiamo rivisto qualcosa degli anni 80, qualcosa di punk e perfino qualcosa della moda giapponese degli ultimi anni...solo nostre impressioni o no?
Il nostro lo definiremmo un "non-look"! Chi di voi andrebbe in giro con tute da lavoro e occhiali da saldatore, talvolta corredati da elmetti e cuffie protettivi? ...rimandi al punk, agli anni 80 ed al Giappone ce ne sono a volontà nelle nostre canzoni...


3) Sono almeno 20 anni che si dice che il punk è morto...ascoltandovi c'è venuto un dubbio: non è che si è reincarnato nelle tastiere e nei sintetizzatori?
E' esattamente come dici! Il punk non è mai morto, perlomeno se lo intendiamo come quella particolare attitudine a voler trasmettere energia pura... il synth-punk però nasce nel 1979 con la prima uscita dei DEVO a poco più di un anno da "Never Mind the Bollocks" (dei famosissimi Sex Pistols, ndr)... sorprendente non è vero?

4) Il disco è autoprodotto, e lavorare da soli è sempre un rischio. In cosa secondo voi ha costituito un vantaggio, e cosa vi piace di più del risultato finale?
Guarda in realtà non so se sia un rischio! Nel nostro caso è stata una scelta voluta e dovuta.
Non siamo in molti a suonare synth-punk e specialmente in Italia mancano le competenze e gli ascolti "base" per poter comprendere questo prodotto anche alle persone che operano ad alto livello nella musica (e non è presunzione questa).
Non per niente i progetti di Visitors NOT Visitors sono stati aperti e prodotti tre volte nell'arco dell'anno che poi ci ha portato al raggiungimento del risultato finale. Dopo aver realizzato il provino del disco e un'esperienza di co-produzione, abbiamo optato per l'autoproduzione (Ale Scanu si è occupato del mix e del mastering). Francamente - a parte qualche maldipancia in più nell'ascoltare la tracklist - siamo super soddisfatti del risultato raggiunto.
Nella versione finale di Visitors NOT Visitors siamo riusciti a mantenere quelle sonorità noise tanto disprezzate dai produttori italiani (che vorrebbero mixarti come la Pausini) ma tanto necessarie se fai synth-punk, utilizzando tutto il materiale registrato in studio, anche le tracce più improbabili. Non è stato facile, è stato un lavoro lungo ma gratificante visti i risultati finali.

5) Prima di salutarci, volete dare ai lettori/ascoltatori dei riferimenti musical-culturali per approfondire sul mondo synth/surf/postpunk?
Q: Are we not men? A: We are DEVO! (e questo link è per chi non ha colto la citazione, ndr)


vi lasciamo con un video dell'esibizione degli Oh NO ITs POk (brano: R U ok now) al contest precedente l'HEINEKEN JAMMING FESTIVAL 2010 (che hanno vinto).






E come al solito vi lasciamo un po' di link utili:
1) la pagina Facebook della band;
2) la pagina Bandcamp da cui scaricare il disco gratis o pagando quanto si voglia;
3) la loro pagina Blogspot;
4) una bella recensione su Vitaminic.

Continuate a seguirli, punk's not dead (semmai si è reincarnato)!!!

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