martedì 10 maggio 2011

Intervista IndiePatica n. 3: LAPINGRA!

Interviste indiepatiche, ovvero: a cosa non si sottoporrebbero i gruppi italiani - e cosa non siamo disposti a inventarci noi - pur di farvi ascoltare una loro canzone!

Stavolta abbiamo messo sotto torchio i LaPingra, ovvero Angela Tomassone e Paolo Testa, due ragazzi di Isernia che (così si legge nella biografia ufficiale) "decidono di fondere la propria materia musicale in una “no man’s land” sospesa tra elettronica, pop, infantilismo e musica low-fi", e sin dai primissimi mesi (agli inizi del 2007) "riescono nel difficile compito di unire i ritmi freddi ed elettronici del computer, il fascino impreciso dei giocattoli ed il calore del piano e degli strumenti acustici".
Dopo un paio di EP, "LaPingra" e "Farewell Gallinella", finalmente all'inizio del 2011 pubblicano il primo LP, Salamastra, registrato tra Roma e Isernia, presso il Room Room Studio e masterizzato da Mattia Candeloro presso il (M)house Studio di Roma. Visto che ci siamo, vi diciamo anche che la grafica è stata curata da Umberto Petrocelli (Umidelmare).
Prima di andare avanti, una risposta si rende necessaria. Cos'è LaPingra? ce lo dicono loro stessi, attraverso una citazione:  "...e gli abitanti del lago guardarono il magnifico pennuto alzarsi in volo e, additandolo, esclamarono: LAPINGRA! LAPINGRA!".



SALAMASTRA
ovvero
Se lo vuoi, esiste

C'è un animale che vive negli abissi. Un altro che si nasconde nella vegetazione, e all'improvviso spicca il volo. Il primo abituato al freddo e all'oscurità. Il secondo all'aria, al volo, al sole anche.
Cosa succederebbe, se potessero incontrarsi e suonarci le loro sensazioni? 
Probabilmente verrebbero fuori melodie sospese, poi grandi salti e altrettanto repentine discese a picco, qualche tuffo nell'acqua per ritrovare le profondità. Riverberi, sintetizzatori, bassi, e poi fisarmoniche armoniche diamoniche, voci potenti, impianti operistici persino, e poi pianoforti, archi e sax. Se vogliamo, è un punto di incontro tra due anime diverse. Oppure tra 12 anime, tante quante i brani del disco. 
Il tratto comune? 
La voce di Angela, una Kate Bush sopravvissuta ad un trattamento Ludovico 
fatto di Sigur Ros, Portishead e Raffaella Carrà. 
Noi lo chiameremo semplicemente eclettismo.





E QUESTA E' L'INTERVISTA INDIEPATICA N.3

1. Date due buoni motivi ai lettori per fare la fatica di cercare la vostra musica in rete e addirittura venire ad un vostro concerto.
I due buoni motivi sono: 1 - siamo gli ultimi due stronzi rimasti in italia a fare elettronica minimale senza usare il computer dal vivo ma preferendo il funanbolismo, l'approssimazione e l'incertezza esecutiva. 2 - Dal vivo sul nostro banchetto distribuiamo reliquie di santi, la fiat "duna" ed altre rarità che trovereste altrimenti solo in ardui pellegrinaggi in giro per il mondo o su Ebay.

2. Sentite, ce lo spiegate perché avete deciso di partecipare a questo inganno colossale sull'esistenza del Molise, arrivando addirittura a dire di esserci nati?
Il Molise ci permette di rimanere in contatto con il regno delle fate e degli elfi, ai quali offriamo modesti pranzetti durante le feste natalizie con il solo scopo di rubare le loro piacevoli ed argute canzoncine approfittando della loro mancata iscrizione alla SIAE. Inoltre esso rappresenta per noi ciò che Bumbury rappresenta per Algernon nell'opera "l'importanza di chiamarsi Ernesto" di Wilde. (per venirvi incontro e risparmiare tempo, vi indirizziamo qui, ndr)

3. Da bambini eravate di quelli che ammutolivano durante le sigle dei cartoni animati? è stata questa la prima formazione musicale?
Abbiamo iniziato a suonare ispirati dalle conturbanti melodie dell'ispettore derrick, del maurizio costanzo show, di programmi dalla torbida sensualità quali  "cacao meravigliao " e  "biberon " ed il singolo di fiorello  "san martino - la nebbia agli irti colli ". Non ricordiamo di aver mai avuto altre influenze musicali.

4. Nel vostro set usate xilofono, diamonica, joystick...qui sembra evidente che uno dei due ha molta fantasia, che dite lo vogliamo insegnare all'altro il valore di un "NO, QUESTO NO"?!?!
Non ci sono limiti alla fantasia sonora...dovresti sentire che poesia sonora quando suoniamo insieme a Zio Peppuccio che fa le scoregge con le ascelle a contrada Bazzoffie, in provincia di Isernia (se non ci credete, seguite questo link, ndr), mentre Angela rappa in dialetto strettissimo cavalcando un enorme gallo zoppo e cieco.


(HOLIDAYS ARE OVERRATED SI SCARICA GRATIS A QUESTO LINK)


E se vi abbiamo convinto, o meglio ancora se vi ha convinto l'ascolto, potete continuare a seguirli sul loro myspace o grazie alla pagina facebook della band. 

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