mercoledì 24 agosto 2011

Lemmings e MUG: Roma (non) suona indie

E' sempre più raro di questi tempi imbattersi in due gruppi rock, tra loro musicalmente differenti, che si stimino e si sentano in ogni modo vicini. E' per questo che quando gli amici MUG (il buon Fabio in testa - ve lo ricordate? è stato ospite in diretta durante la 35esima puntata della prima stagione radio - podcast qui) mi hanno detto che avrebbero suonato (l'11 SETTEMBRE) in occasione della presentazione ufficiale del nuovo disco dei LEMMINGS, riempiendo questi ultimi di complimenti, ho pensato di fare qualcosa di più di un po' di pubblicità all'evento.

I Lemmings sono una band romana che ha pubblicato il primo album (omonimo) nel 2009. Mischiando punk, ska, rock fino ad ottenere un genere personale, e attirando attenzioni dei media e del pubblico (anche con un brano dal titolo Non suono indie, da cui il titolo di questo post). Venendo premiati per il videoclip di "Mai" (guardatelo qui) al Roma Videoclip Festival 2009.
Tornano dopo due anni, con un disco dal titolo Teoria del piano zero. Me lo hanno girato in anteprima, e hanno deciso di concedere lo streaming esclusivo a questo blog in vista della presentazione ufficiale.


Teoria del piano zero è un disco ben riuscito. Lo so, non ho fatto uno sforzo di originalità. Loro invece sì.
Da queste parti le recensioni non sono il piatto forte, perciò dirò solo due cose (alla band, prima di tutto).

Che io ci ho sentito il recupero di un certo tipo di musica che potrei chiamare "folk tradizionale" (senza citare l'arcinota Bandabardò - che pure talvolta ricordano, soprattutto nella voce -, preferisco rimandarvi a Il Muro del Canto), e anche qualcosa del cantautorato italiano più classico, almeno nella sezione ritmica (e per versi come "Se dal letame nascessero i fiori saremmo la patria di tutte le serre", da Il lattaio - la mia preferita). Non fosse che certe chitarre invece fanno pensare a quel genere "western" riportato in auge recentissimamente dagli El Santo Nada (ultima band di Umberto Palazzo) piuttosto che dai Ronin.

Il tutto inserito in un contesto in cui l'anima della band non viene stravolta: echi del miscuglio che tanto bene aveva funzionato nel 2009 si ritrovano in brani come Grune Linie, E così sia, Una risata ci seppellirà e nella titletrack, Teoria del piano zero.
Che dire? bene così. Evoluzione, mai rinnegazione.

Una curiosità: i Lemmings sono sotto contratto per La Grande Onda, etichetta di Tommaso Zanello, meglio noto come Piotta. Anche da questo punto di vista sono il punto d'incontro di mondi diversi.


Un (altro) mondo diverso è quello dei MUG. Abbiamo già parlato di loro in passato, e vi rimando al post apparso su Dance Like Shaquille O'Neal per una recensione del loro ultimo EP, Demo 2011.
Invece qui vi presento un loro set, arricchito da una bonus track: 7-5 (si legge Sevenmenocinque). Una (bella) canzone che Bleep, cazzutissimo sito che si occupa di musica elettronica legato alla Warp, storica etichetta del settore, ha inserito tra le sue preferite e messo in competizione (insieme a Colla) nel suo ultimo contest. In bocca al lupo ai MUG, e buon ascolto a voi! 

MUG Official Website playlist by MUG

Come sempre, vi lascio un paio di link sulle band:
1) pagina facebook dei Lemmings;
2) pagina facebook dei MUG.

iscrivetevi, non avete bisogno di altro, sono entrambe aggiornatissime!

Per concludere: PROMEMORIA
I Lemmings e i MUG suoneranno l'11 settembre prossimo
all'INIT CLUB di via della Stazione Tuscolana, a Roma. 
Per l'occasione, l'ingresso sarà gratuito per tutti!

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