Il Cristo Fluorescente ha intervistato per noi Alberto Ferrari, voce e leader del gruppo. Vi presentiamo uno speciale in cui abbiamo alternato parole e musica dei Verdena.
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Il 18 gennaio i VERDENA hanno pubblicato WOW, un doppio cd di 27 canzoni, salutato da subito dalla critica con toni entusiastici.
L'album è di quelli che dal primo ascolto ti fanno pensare a un punto a capo, un totem, un punto di riferimento per gli stessi musicisti, prima ancora che per gli ascoltatori.
E' proprio questo che ci ha colpito: i Verdena si sono rinnovati, scegliendo la via più difficile (il doppio cd, gli arrangiamenti che pescano tantissimo dagli anni '70, il ruolo sempre più centrale del pianoforte, i cori...). Eppure i risultati danno ragione al gruppo. Il successo dell'album fa interrogare sulla possibilità di stare in bilico tra musica "alternativa" e musica "pop", la partecipazione a Top of the Pops fa ridere o storcere il naso.
Ci piace leggere e riferire tutte le discussioni possibili (è il succo di quello che dovremmo considerare il nostro contributo alla promozione della buona musica), su una cosa però siamo convinti di dover esporci personalmente, specie dopo aver realizzato questa intervista: quando si dice che WOW è un lavoro costruito, studiato nei minimi dettagli, frutto anche della capacità di ammiccare al pubblico, per noi non si sta facendo una critica ma un complimento.
Anche per merito di possibilità tecniche ed economiche (sarebbe ipocrita non specificarlo) i Verdena hanno completato un percorso iniziato con Requiem, hanno usato tutto il tempo a loro disposizione, studiato ogni minimo dettaglio. Vorremmo che ci fosse questo stesso perfezionismo dietro ad ogni pubblicazione, perché la musica è un lavoro e come tale va approcciata. Non può bastare la passione e l'aver qualcosa da dire. Troppo spesso abbiamo ascoltato prodotti davvero ispirati, originali, ma tecnicamente appena sufficienti. E l'approssimazione è il più grande nemico della qualità e il più grande ostacolo alla promozione della musica indipendente.
Non perdetevi l'intervista!
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